I servizi per la realtà aumentata da utilizzare su smartphone non sono installabili tramite un’applicazione. E’ Google che permette a un determinato device di accedere agli stessi servizi ed usufruire di tutte le feature. per quanto riguarda gli smartphone Android, Big G deve concedergli l’accesso ai servizi ARCore. Tramie la fotocamera e l’intelligenza artificiale, dal momento che Google ha impartito l’ordine, il device potrà usufruire di tutte le features di nuova generazione. Uno degli ultimi smartphones di casa Redmi, il Redmi Note 9S, nonostante le richieste degli utenti, non ha ricevuto tale servizio. Fino ad oggi.
Redmi Note 9S riceve, dopo la variante Pro, l’atteso supporto ai servizi ARCore di Google per utilizzare la realtà aumentata
Il Redmi Note 9S è uno smartphone un po’ controverso quando si parla di supporto ufficiale. Oltre ai ritardi dell’aggiornamento alla MIUI 12, i servizi Google ARCore hanno ritardato moltissimo ad arrivare. E ciò è suonato molto strano agli utenti visto che la sua variante Pro già da mesi ha ricevuto l’ok dall’azienda americana. Per fortuna dopo tante segnalazioni (e tanto tempo passato) il supporto è arrivato ufficialmente.
Per fortuna non si tratta di un servizio il quale, per accederci, è necessario scaricare un’applicazione. Per utilizzarlo è necessario che Google dia l’ok ed il gioco è fatto. Ovviamente serve del tempo prima che tutte le unità possano usufruirne, ma nel giro di ore, massimo un giorno, tutti gli utenti potranno dilettarsi a giocare a giochi come Pokemon Go piuttosto che utilizzare le applicazioni di Google per creare animali e immagini varie in 3D. Purtroppo il ritardo non è dovuto a Xiaomi o Redmi, anzi, per una volta l’azienda produttrice non è imputabile di nulla. E’ il gigante di Mountain View che ha ritardato (e non di poco) a rilasciare l’autorizzazione e “le chiavi di accesso”.
Ragazzi ma guardate che Redmi note 9s supporta ARcore già da qualche settimana…
Per esempio ne ho ricomprata un unità esattamente 10 giorni fa, e addirittura l’ho trovato preinstallato nel device (O forse me lo ha installato automaticamente mamma Google durante il primo avvio del telefono, quando esegue la configurazione e l’aggiornamento della App della “casa”)
Allora, in realtà da quando è iniziato il “rollout” del servizio, alcune unità non potevano installarlo né manualmente né lo hanno ricevuto. Sembra che la situazione ora si sia normalizzata e infatti il dispositivo è citato nella lista dei devices supportati 👍🏼