Prima di debuttare sul mercato, Redmi Note 7 ha sbalordito tutti anche per via di alcuni test di resistenza a cui è stato sottoposto in maniera bizzarra, ma che a conti fatti hanno dimostrato la solidità e l’affidabilità della costruzione del medio di gamma cinese. Come ben saprete tra qualche giorno assisteremo al debutto dei due nuovi device Redmi Note 8 Pro e Redmi Note 8, i quali continuano la tradizione lanciata dalla precedente generazione, diventando protagonisti di un test di resistenza molto particolare.
Nel video apparso sul social Weibo è possibile vedere i due smartphone Redmi alle prese con un forzuto palestrato e con un bilanciere da 90 Kg. Secondo voi saranno sopravvisuti i due terminali, mantenendo il display immacolato e funzionante? Non vi resta che guardare il video.
Redmi Note 8 Pro senza segreti: confezione di vendita, prezzi e test resistenza del nuovo medio (TOP) gamma
Naturalmente vi invitiamo a prendere quanto visto con un certo distacco, perchè sono sicuro che alla prima caduta il vostro nuovo gioiello tech non ne uscirà del tutto indenne. Detto ciò ricordiamo che sarà il 29 agosto la data in cui assisteremo al lancio del primo gaming phone dell’azienda. Infatti Redmi Note 8 Pro vanta un SoC MediaTek Helio G90T a sui si affianca un sistema di raffreddamento a liquido che aumenterà le performance in fase di stress del telefono.
Dei due nuovi smartphone, allo stato attuale conosciamo quasi tutto e quindi non ci rimane che ammirare anche la confezione di vendita, che almeno per il modello Pro si presenta con un rosso fiammante. In realtà nulla di particolare e soprattutto nessun riferimento all’anima gaming del device. Probabilmente la foto apparsa in rete potrebbe anche essere un fake, ma a noi interessa in contenuto vero?
In conclusione cosa ci attende il 29 agosto?
Redmi Note 8 Pro avrà misure pari a 161.3 x 76.4 x 8.8 mm ed un peso di 199 grammi. Un peso poco contenuto ma giustificato dalla presenza di una protezione in vetro Corning Gorilla Glass 5 su ambo i lati, con angoli rinforzati contro cadute ed urti accidentali e certificazione IP52 contro schizzi. Almeno inizialmente avremo tre colorazioni, quali Ice Jade, Fritillaria White ed Electro-Optic Ash. A livello di display troveremo un pannello LCD da 6,53 pollici con risoluzione Full HD+ con certificazione TUV Rheinland. La novità risede appunto nella CPU, un interessante Helio G90T di MediaTek realizzato a 12 nm con struttura octacore composta in 2 x 2.05 GHz Cortex-A76 + 6 x 2.0 GHz Cortex-A55, mentre la variante standard avrà un processore Snapdragon 665. Tanta potenza potrebbe spaventare a livello di autonomia, ed invece nessun timore perchè Redmi Note 8 Pro vanterà una batteria da 4500 mAh con ricarica rapida a 18W, la quale giustifica ancor più il peso del device. Infine non mancano NFC, trasmettitore IR, porta USB-C e sensore d’impronte, il tutto alimentato dal sistema operativo Android 9 Pie su base MIUI 10 (in attesa del rilascio della versione 11).
Non mancherà di certo un ottimo comparto fotografico che vede protagonista un sensore principale Samsung GW1 da 64 MP ed apertura f/1.7. Come camera secondaria abbiamo una grandangolare da 8 MP ed infine una macro da 2 MP e una da 2 MP per il rilevamento della profondità di campo. La fotocamera anteriore sarà singola da 20 MP.
Ma quanto costerà tutto questo ben di Dio? Nonostante le notevoli migliorie, l’azienda potrebbe confermare il prezzo ottimo della precedente generazione, infatti il modello standard (Redmi Note 8) debutterà a 1199 yuan, pari a circa 150 euro per la variante base da 4 GB di RAM e 64 GB di storage interno. Il prezzo naturalmente non è ancora ufficiale ed inoltre vanno considerati gli eventuali costi di import, tasse etc.. Nella tabella qui in basso peraltro viene indicato solo il prezzo della versione base, alla quale però dovrebbero affiancarsi anche quelle da 6/64 GB e 6/128 GB.
Per quanto riguarda il Redmi Note 8 Pro, invece le versioni indicate sono quelle da 6/128 e 8/128 GB che rispettivamente verranno proposte al prezzo di 1799 e 2099 yuan, pari a 226 e 264 euro al cambio attuale. Anche in questo caso mancherebbe una variante, ovvero quella base da 6/64 GB. Ma ricordiamo che la fonte in questione non è attendibile al 100%, quindi prendete il tutto con la giusta dose di scetticismo.
