Mentre in India si avvicina sempre più il Redmi K30 4G sotto le forme di Poco F2, in Cina sembra invece venir fuori qualcosa di molto più interessante. Ci riferiamo al Redmi K30 Pro, ovvero il flagship killer che è mancato all’appello il mese scorso quando fu invece presentata la versione base (Redmi K30).
Redmi K30 Pro appare su GeekBench, Snapdragon 865 confermato
Come possiamo vedere nello screenshot sopra infatti, un dispositivo con nome “Xiaomi Redmi K30 Pro” sarebbe appena stato testato sulla piattaforma di benchmark GeekBench; specificatamente nella versione 5.1.0. Dall’immagine, oltre che al nome dello smartphone riusciamo a capire la CPU a bordo grazie al punteggio ottenuto, 903 in modalità single core e 3362 in modalità multi-core, si tratta quindi di un Qualcomm Snapdragon 865; il processore per smartphone attualmente più performante sul mercato. Il chip sarà poi coadiuvato da un modem Snapdragon X55 che aggiunge la connettività 5G di tipo dual mode, con supporto alle reti SA e NSA.
Purtroppo dal benchmark non riusciamo ad estrapolare molto altro se non il quantitativo di RAM, in questo caso 8GB, quindi sempre nella media.
Per quanto riguarda le altre specifiche, i media cinesi suggeriscono che possa tornare la fotocamera a pop-up, anche se in realtà è molto probabile che venga riutilizzato il foro sullo schermo della serie K30. Di fatto, come ben sapete, tra la serie K20 e K20 Pro non c’era nessuna differenza dal punto di vista del design, ma soltanto a livello di chipset.
Dovremmo poi trovare uno schermo di grandi dimensioni (il K30 adotta un display da 6,67 pollici) ma questa volta di tipo AMOLED per accontentare un maggior numero di utenti. E si, è possibile avere sia uno schermo AMOLED, che foro sullo schermo. Inoltre il pannello potrebbe anche supportare un refresh rate di 120Hz, il che lo renderebbe un vero flagship killer.
Infine, non sappiamo quando Redmi andrà a rilasciare il K30 Pro, ma dato che vedremo il Mi 10 a febbraio, il sub-brand potrebbe posticipare il lancio a marzo.
PS: Ricordiamo che si tratta pur sempre di un leak, quindi il tutto è da prendere con le pinze.
