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Recensione Xiaomi Redmi 3 Pro

Lo Xiaomi Redmi 3 è sicuramente uno smartphone da consigliare a tutti coloro che stanno cercando delle buone (se non ottime) performance a un prezzo molto contenuto e con un occhio di riguardo anche ai materiali utilizzati e al design particolare. Con questo smartphone Xiaomi ha riscritto completamente il significato della parola “cheap phone“, proponendo un device che ha molto da offrire sia sulla carta che nell’uso quotidiano. Questo, però, non ha distolto la società stessa dall’ideare una versione di questo device ancora migliore, apportando alcune modifiche ed implementando una nuova componente, per dar vita allo Xiaomi Redmi 3 Pro | Xiaomi Redmi 3 Pro presentato ufficialmente |. Abbiamo già fatto alcuni confronti con altri device della famiglia Xiaomi e di altri produttori ma quest’oggi andremo ad esaminarlo con più cura e ne trarremo delle considerazioni finali.

La confezione di vendita è identica sia esteticamente che a livello contenutistico a quella della versione normale, quindi troviamo lo Xiaomi Redmi 3 Pro, un cavo dati USB, un caricabatteria da parete e alcuni manuali con la spilletta per estrarre il carrello delle SIM (SIM/micro-SD).

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A livello estetico ha ricevuto un leggero restyling, abbandonando la particolare texture romboidale nella parte posteriore e passando ad uno stile più pulito e privo di texture, ripreso dallo Xiaomi Redmi Note 3/Pro. Inoltre, sempre nella parte posteriore, è possibile notare la prima (e principale) novità di questo smartphone, ossia la presenza di un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali che risulta essere molto preciso, mentre tutto il resto rimane invariato rispetto alla versione classica. Tuttavia, la versione Pro sembra essere costruito con maggior cura e con materiali qualitativamente migliori.

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Un’altra novità la si trova al di sotto della scocca, in quanto la versione Pro è stata equipaggiata con un ulteriore GigaByte di memoria RAM, arrivando adesso a 3 GB, ed è stato raddoppiato il quantitativo di memoria interna, passando da 16 GB a 32 GB. Per il resto, nulla è cambiato rispetto al Redmi 3. Tuttavia, questi piccoli upgrade hardware non si rilevano poi così importanti, in quanto i benchmark risultano praticamente quasi simili ma anche nell’utilizzo pratico e nel gaming, potendo giocare perfettamente ad Asphalt 8 in media definizione, mentre ad alta definizione si possono notare alcuni cali di frame.

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L’audio in uscita è veramente molto buono oltre ad essere molto alto, soprattutto se si considera che stiamo parlando di uno smartphone di fascia medio-bassa. Lo stesso dicasi anche per la capsula auricolare, che risulta essere di ottima qualità, riproducendo l’audio di chiamata molto bene.

Il comparto fotografico, anche se sfrutta lo stesso sensore, sembra sia stato migliorato, segno che il software è stato migliorato ed ottimizzato a tale scopo. Adesso è possibile ottenere delle foto più reali ed accurate con una maggiore precisione della messa a fuoco automatica (PDAF), riuscendo a catturare foto nitide e dettagliate quasi ad ogni scatto. La situazione peggiora nelle foto con scarsa illuminazione o al buio, con un aumento sostanziale del rumore nell’immagine e la messa a fuoco risulta essere più in difficoltà. Di seguito alcuni scatti non ritoccati effettuati rispettivamente con buona illuminazione ambientale (all’aperto), con poca illuminazione (all’interno) e con scarsa illuminazione (di notte).

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Per quanto riguarda la connettività generica, tutto risulta lavorare perfettamente, con un’ottima ricezione (può variare in base alla zona e all’operatore) sia telefonica che per tutte le altre connessioni, anche se ci saremmo aspettati la banda Wi-Fi da 5 GHz su questa variante.

Sull’autonomia, non c’è molto da dire, in quanto i 4100 mAh sono veramente tanti e risulta praticamente impossibile scaricare totalmente la batteria nell’arco dell’intera giornata, anche se messo sotto stress! Si riesce a raggiungere anche le 7 ore di schermo acceso con l’illuminazione settata manualmente al massimo ed utilizzando i dati mobile, navigando, giocando e chattando, spegnendosi soltanto al secondo giorno di utilizzo. Naturalmente, con un utilizzo più blando si riesce a coprire anche due giorni di utilizzo, se non tre.

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Concludendo, questo Xiaomi Redmi 3 Pro non porta con un vero e proprio upgrade significativo, tuttavia la migliore qualità costruttiva e una maggiore sicurezza data sensore d’impronte digitali, insieme a una migliore ottimizzazione a livello software, di sicuro sono dei punti di forza su cui può fare affidamento. Tuttavia, ci saremmo aspettati quantomeno di avere la banda Wi-Fi dei 5 GHz e, perché no, anche un display in risoluzione full-HD (1920 x 1080 pixel) ma ad un prezzo così basso e con tutto questo che ha da offrire, non potremmo chiedere di meglio. Quindi, a nostro avviso, è uno smartphone da consigliare in assoluto, soprattutto per la sua grande autonomia racchiusa in un device così compatto.

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via | Xiaomi Fans Italia

Simone Rodriguez
Simone Rodriguez

Blogger, ma soprattutto appassionato di tecnologia. Faccio parte di una generazione che è passata dal tubo catodico agli smartphone, rendendomi testimone di un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Dal 2012 seguo assiduamente il marchio Xiaomi che con il convogliarsi di vari progetti mi ha portato a realizzare XiaomiToday.it, la casa di tutti gli Xiaomisti Italiani. Scrivimi: [email protected]

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