Quando un anno fa la Xiaomi presentò la MiBand, stupì tutti per il concentrato di semplicità, funzionalità, qualità ad un prezzo sbalorditivo. Insomma tutte le qualità sulle quali la casa Cinese a sempre puntato fortemente.
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Esattamente da quel momento è iniziata l’attesa per il suo successore accompagnata dall’inevitabile quesito: ma quanto potrà essere mai bella la prossima MiBand? Quante nuove funzioni ci aspettano?
Ecco, forse abbiamo riversato troppe aspettative su questo prodotto che proprio per la sua semplicità a basato il successo. Ora finalmente abbiamo tra le mani il suo successore e possiamo confermare che probabilmente non era possibile migliorare la MiBand senza andare incontro a compromessi.
Partendo da quello che già sappiamo, ovvero dalle funzioni ereditate dalla MiBand 1, abbiamo la funzione contapassi e contacalorie che, grazie anche alla maggiore maturità del software MiFit è davvero preciso e facilmente consultabile.
Il monitoraggio del sonno è in questa nuova versione, ancora più preciso, poiché supportato da lettore di battito cardiaco anche durante il sonno (funzionalità disattivabile).
Troviamo ormai le immancabili segnalazioni di notifiche (max 3 sull’app MiFit) e lo sblocco intelligente del telefono quando il bracciale è nelle vicinanze.
Veniamo alla una grande novità di questa versione, il lettore del battito cardiaco. Il monitoraggio viene effettuato tramite un sensore ottico posto nella parte inferiore della capsula e per garantire un minimo di accuratezza, questo deve essere ben aderente con la pelle. Proprio questa comprensibile accortezza, rende la maggior parte delle misurazioni (ad esempio correndo) poco precise, con sbalzi anche di molti battiti tra misurazioni ravvicinate.
E’ giusto però sottolineare che non ha senso confrontare un device da 25€ con strumenti medici ed è quindi comprensibile che si ottengano risultati “amatoriali”. Ciò sicuramente non va a sminuire quanto di buono si porta dalla precedente versione.
Le misurazioni possono essere effettuate “manualmente” tramite la voce nel menù oppure avviando una sessione di corsa nella quale, oltre al conteggio dei passi/distanze, viene effettuato un costante controllo del battito cardiaco. Effettivamente mantenere accesso il sensore tutto il tempo avrebbe avuto un impatto drammatico sulla batteria.
Concludendo, l’oggetto in questione è la naturale evoluzione della versione precedente a cui non era possibile aggiungere funzioni senza snaturarne la sua natura visto che persino un piccolo display OLEAD avrebbe inciso su batteria, costo e dimensioni. Prendiamolo così com’è: la buona e vecchia MiBand con un “giochino” in più.
Nota: Al momento in cui scrivo, sull’app store non è presente l’aggiornamento all’app MiFit che vedete nel video. Potete scaricarlo da qui https://mega.nz/#!BBc3mbIJ