Appena annunciata sul mercato internazionale, la Mi Band 5 ha suscitato non pochi entusiasmi da parte dei fans del brand asiatico, in considerazione delle novità che vedevano protagonisti un sensore NFC con cui pagare su circuiti Mastercard, un sensore per il rilevamento del valore SpO2 oltre che al supporto ad Alexa. Invece per la versione Global di Xiaomi Mi Band 5, nulla di tutto ciò è disponibile per gli utenti che dovranno quindi ”accontentarsi” di una versione che a conti fatti non giustifica il salto generazionale per chi già possiede una Mi Band 4. Per tutti gli altri invece, non vi resta che continuare a leggere questa recensione e scoprire le novità più interessanti che rendono questa Mi Band 5, comunque interessante agli occhi del popolo tech.
Come abbiamo detto in prefazione, le novità più succulente sono state rese disponibili ad esclusiva della versione cinese della fitness tracker e non nascondo che sarei stato curioso di capire il funzionamento al supporto verso Alexa, dal momento che non è presente né alcun foro microfono né tantomeno alcuno speaker per un feedback audio dell’eventuale comando impartito. Detto ciò Xiaomi Mi Band 5 risulta molto simile nella forma generale rispetto la precedente generazione, tanto che i cinturini della Mi Band 4 seppur non propriamente compatibili al 100% calzano in modo tale che la capsula della quinta generazione non balli e non scappi via ma tende a sporgere forse troppo.
Il cinturino originale comunque risulta più morbido e più confortevole nell’indossabilità anche in condizioni di intensa sudorazione, ed anche la chiusura è stata leggermente rinforzata anche se rimane quel piccolo ma fastidioso difetto, dove la parte terminale rimane leggermente rialzata rispetto il resto del bracciale con il rischio che possa agganciarsi a qualche cosa e quindi slacciarsi.
Una delle novità che balza subito all’occhio è il rinnovato display AMOLED che oltre a risultare più luminoso (arriviamo infatti a 450 nits rispetto i precedenti 400), risulta anche leggermente più grande portandosi ad una diagonale di 1,1 pollici rispetto i 0,95 pollici della precedente generazione. Questo è stato ottenuto grazie ad una migliore ottimizzazione delle cornici che hanno permesso un aumento dell’area con cui interagire e su cui leggere le informazioni, mantenendo quasi invariate le dimensioni finali del prodotto.
Manca la regolazione automatica della retroilluminazione ma l’aumento di luminosità fa si che la leggibilità sotto la luce diretta del sole sia piuttosto godibile, almeno al massimo livello di intensità che non dovrete nemmeno gestire per le ore notturne dal momento che tramite app potrete impostare la modalità notte, settabile ad un orario preciso oppure in base all’ora di crepuscolo, che di fatto diminuisce al minimo la retroilluminazione dello schermo, evitando così fastidiose “flashate” durante la notte, oltre che impostare il blocco della gesture del polso per ravvivare il display.
Infatti lo schermo di Mi Band 5 può essere attivato o tramite il piccolo pulsante touch posizionato nella parte inferiore della capsula oppure tramite gesture del polso. Piacevoli novità anche per le watchface native, che ora passano ad oltre 100, con tanto di possibilità di personalizzazione con una foto sfondo anche se quello che più è risultato piacevole è che tra quelle base ne troviamo alcune che sono personalizzabili a livello di informazioni visualizzate, in stile Amazfit GTS.
Altra positiva novità riguarda il sistema di ricarica, che fortunatamente ora si concretizza tramite un cavetto con attacco magnetico, il quale ci evita di rimuovere la capsula dal cinturino. Il magnete utilizzato peraltro è davvero corposo nella presa, evitando quindi di sganciarsi anche se muoviamo la capsula durante la fase di ricarica. Quella che sembra però peggiorata è l’autonomia, in quanto con le stesse impostazioni che utilizzavo su Mi Band 4 e con lo stesso utilizzo nel quotidiano, sono passato dal ricaricare il tracker ogni 7 giorni in media rispetto i precedenti 12. I valori sono comunque del tutto variabili in base alle singole impostazioni scelte ed utilizzo effettuato, ad esempio potrei risparmiare qualcosa eliminando la ricezione di qualche notifica, oppure diminuendo l’illuminazione del display etc..
Probabilmente il declino di autonomia è dovuto anche al fatto che Mi Band 5 permette di monitorare più parametri, infatti troviamo come aggiunta il valore PAI ma anche il monitoraggio del livello di stress, mentre alle signore è stata dedicata una nuova funzione che permette il monitoraggio del ciclo mestruale, fornendo anche promemoria o tramite app o direttamente sulla band stessa.
Un passo avanti è stato effettuato anche per quel che riguarda il monitoraggio sportivo, che ora su Mi Band 5 arriva ad un totale di 11 sport tra cui: CORSA ALL’APERTO, TAPIS ROULANT, CICLISMO ALL’APERTO, CYCLETTE, CAMMINATA, ELLITTICA, VOGATORE, YOGA, SALTO DELLA CORDA, NUOTO IN PISCINA e STILE LIBERO. Avete letto bene, possiamo monitorare anche il nuoto in piscina, raccogliendo informazioni come ad esempio le bracciate ed il loto ritmo, considerando una certificazione di resistenza fino a 5 ATM.
Personalmente non sono un grande sportivo, ma nella mia fase di test ho potuto rilevare una miglior precisione nella rilevazione dei valori della varie attività, oltre che ad una migliore precisione nel conteggio dei passi e rilevamento della frequenza cardiaca, che peraltro può essere tarata con cadenza di 1 minuto. Inoltre da non sottovalutare il fatto che la Mi Band 5 riesce a riconoscere in automatica se state svolgendo un’attività sportiva (solo camminata e corsa all’aperto) avvisandovi sul display e tramite vibrazione di azionare la registrazione dell’attività fisica.
Rimangono quindi i pilastri del caso come il rilevamento del sonno (anch’esso migliorato in termini di precisione del dato), la possibilità di visualizzare il meteo oltre che comandare la musica (non solo player nativo ma anche Youtube e Spotify etc..) ma si aggiungono funzioni come ad esempio lo scatto da remoto direttamente dalla band (funzionamento sia con foto che con video), utile ad esempio per scattare fotografie in modalità astrofotografia, le quali richiedono uno smartphone perfettamente immobile.
Abbiamo inoltre la modalità relax (una funzione che tramite la coordinazione del respiro ci permetterà di rilassare la tensione del nostro corpo), la possibilità di visualizzare i fusi orari fino a 6 diverse città globali.
Naturalmente abbiamo modo di visualizzare le notifiche della app su smartphone direttamente sul display della Mi Band 5, le quali possono essere visualizzate singolarmente anche se dallo stesso mittente e sulla stessa app. Non possiamo interagire in alcun modo e non possiamo ancora visualizzare le emoji, ma possiamo cancellarle una volta lette, operazione che permetterà di eliminarle anche dallo smartphone, ottenendo così una visualizzazione pulita, una volta che riprenderemo in mano lo smartphone, evitando di ricordare cosa avevamo gestito o meno. Possiamo naturalmente ricevere il reminder delle chiamate in arrivo sullo smartphone, mutando la notifica oppure riagganciando direttamente dalla band, oltre che ricevere il reminder per sedentarietà, sfruttare la funzione cronometro o timer ed infine settare fino a 3 diverse sveglie direttamente dalla Mi Band 5, ma gli orari andranno prima impostati tramite app companion Mi Fit.
E proprio in merito l’applicazione che vive in simbiosi alla Mi Band 5, ovvero Mi Fit, non aggiungo nulla in quanto le funzionalità le conosciamo ormai a memoria e le novità del caso le abbiamo elencate e continueremo a farlo, nel nostro blog.
Conclusioni
Una cosa è certa, ormai Mi Band 5 offre tante funzioni e forse il display e le dimensioni generali del prodotto cominciano a starle un po’ strette. Nel complesso, al netto delle mancanze rispetto la versione cinese, questa nuova generazione si migliora sotto tanti punti di vista rispetto il precedente modello, ma secondo il mio modesto parere non giustificano un upgrade. Per tutti coloro che invece vogliono avvicinarsi al mondo delle smartband o che posseggono modelli di Mi Band differenti dal 4, allora l’acquisto è straconsigliato. Le piccole funzionalità aggiunte di certo non sono rivoluzionarie, ma nell’utilizzo quotidiano fanno la differenza e stuzzicano soprattutto la voglia di testarle. Xiaomi Mi Band 5 fa tutto quello che ci si attende da un gadget del genere ed offre anche qualcosa in più ad un prezzo davvero concorrenziale, ma soprattutto tutto quello che svolge lo fa in maniera egregia.
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Statistiche
Prezzo attuale | 54,99€ | 26 Aprile 2024 |
Prezzo più alto | 59,99€ | 18 Novembre 2023 |
Prezzo più basso | 23,78€ | 14 Febbraio 2024 |
Ultimo cambio prezzo
54,99€ | 17 Febbraio 2024 |
23,78€ | 17 Febbraio 2024 |
54,99€ | 16 Febbraio 2024 |
23,78€ | 16 Febbraio 2024 |
54,99€ | 16 Febbraio 2024 |
Per rendere più grande il display ha lavorato sulle cornici!Che cosa vuol dire?Al massimo avrà dovuto rimpicciolire la componentistica interna. AH AH