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Recensione Xiaomi Mi A3 – Il Sushi degli smartphone

Il nuovo Android One dell’azienda cinese dal 18 luglio è disponibile ufficialmente in Italia. In molti ve ne hanno già parlato, esordendo con frasi del tipo: ” Sento aria di best buy”. Eppure i compromessi ci sono.
Io ho definito questo Xiaomi Mi A3 come il Sushi, e proprio come questa pietanza può piacere oppure no, ma la curiosità di provarlo è tanta e così a causa di un budget limitato ci si ritrova nel classico All You Can Eat. Saremo rimasti deliziati oppure il mal di pancia avrà preso il sopravvento? Scopritelo nella nostra recensione completa.

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Unboxing

La confezione di vendita del Mi A3 appare con un sobrio cartonato bianco con in evidenza il nome del prodotto ed il logo Android One sui profili mentre aulla parte frontale appare il device nelle 3 colorazioni di vendita (bianco perla, blu elettrico e grigio scuro). All’interno della confezione troviamo la seguente dotazione:

  • Xiaomi Mi A3;
  • Spillo per la rimozione del vassoio SIM;
  • Cover il silicone;
  • Istruzioni garanzia prodotto e guida utente;
  • Cavo ricarica/trasferimento dati USB Type-C;
  • Caricatore da parete output 5V-2A (10W).
mi a3

Prima di procedere con la recensione vi riporto i valori SAR del prodotto, in quanto in molti siete interessati all’argomento:

Limite SAR 10g: 2 W/Kg
Valore SAR testa: 0,301 W/Kg
Valore SAR corpo: 1,097 W/Kg (distanza di 5 mm)
Limite SAR 1g: 1,6 W/Kg
Valore SAR testa: 1,03 W/Kg
Valore SAR corpo: 0,99 W/Kg (distanza di 10 mm)
Hotspot: 1,07 W/Kg (distanza di 10 mm)

Design e qualità costruttiva

Xiaomi Mi A3 rispetto la precedente generazione dimostra come l’azienda abbia fatto notevoli passi avanti offrendo un dispositivo migliorato sia nel design che nel comparto hardware. Mi A3 è uno smartphone piacevole da maneggiare grazie a dimensioni piuttosto contenute pari a 153.5 x 71.9 x 8.5 mm per un peso di 173 grammi.

Il grip risulta decisamente ottimizzato grazie alla restrematura della scocca posteriore e bordi affusolati composti di alluminio lucido, apprezzabile sia sotto il profilo della resistenza che dal punto di vista estetico. Il retro è realizzato in vetro che gode di una buona oleofobicità e la colorazione Kind of Grey del nostro esemplare dona particolare eleganza a questo terminale, mentre sono decisamente degni di nota gli effetti cromatici e giochi di luce che regalano le altre colorazioni.

mi a3

Da notare le scritte perpendicolari ai profili relative al brand, al logo Android One ed alla camera, o meglio le 3 camere posteriori a cui si affianca il LED dual tone, che sporgono in maniera non così invasiva permettendo quindi l’utilizzo del device su superfici piane senza che questo mostri fastidiosi movimenti ballerini.

Coma da copione, sul bordo destro troviamo il bilanciere del volume e tasto power mentre sulla sinistra è alloggiato il vassoio SIM che ospita 2 SIM in formato nano oppure 1 SIM ed una scheda micro SD per espandere la memoria interna, al patto di riunciare alla funzionalità Dual SIM Dual Standby.

Particolarmente apprezzata la dotazione sul profilo superiore dove oltre al secondo microfono per la soppressione dei rumori ambientali troviamo anche il trasmettitore IR per comandare TV ed altre apparecchiature elettroniche ma anche l’ormai ricercato jack da 3,5 mm in modo da sfruttare i vostri auricolari/cuffie preferiti.

Sul fondo è presente il microfono principale, la porta USB Type-C con supporto OTG e lo speaker di tipo mono. Avrete senz’altro notato l’assenza del fingerprint il quale è stato posizionato sotto il display che nel caso di Mi A3 è un’unità da 6,01 pollici dotato di notch a goccia nel quale è inserita una camera selfie.

Le cornici risultano piuttosto ottimizzate per la categoria a cui appartiene Mi A3, ma non si può non notare il mento piuttosto pronunciato così come lo scalino tra il pannello ed il frame laterale. Ad ogni modo sulla cornice superiore troviamo anche la varia sensoristica, capsula auricolare ed un piccolo LED di notifica monocromatico.

Display

Il nuovo Mi A3 si rinnova anche nella tecnologia del display. Infatti è equipaggiato con un pannello da 6,01 pollici Super AMOLED ma purtroppo la risoluzione si ferma al solo HD+ (720 x 1560 pixel, 286 ppi), caratteristica che non trova alcuna logica di marketing, considerando anche la matrice di tipo PENTAI. Tutto sommato il pannello riesce ad offrire una discreta fruizione di contenuti multimediale ed una buona resa in termini di fedeltà cromatica. Ottima la visibilità sotto la luce diretta del sole così come la forbice di retroilluminazione che risulta piuttosto ampia.

mi a3

Anche il sensore di luminosità lavora in modo egregio, riuscendo tempestivamente a tarare il display sempre al punto giusto. Poichè il display di Mi A3 gode di tecnologia AMOLED, gli angoli di visuale e la reattività del touch screen (10 punti) sono ottimi. In senso positivo va anche segnalato il fatto che le cornici non tagliano porzioni di display, come ad esempio su POCOPHONE F1.

E tornando a bomba sulla risoluzione del display, questa è la vera nota negativa di questo terminale, nonostante sia presente la certificazione Widevine di livello 1. I dettagli, soprattutto di icone e widget, spesso risultano poco definiti ed a volte nei video/immagini si ha come la sensazione di una sorta di “sfocatura”. Un vero peccato da parte di Xiaomi, ma forse era nel loro intento. Ad ogni modo sarete contenti di sapere che il notch a goccia non crea alcun fastidio nella ricezione di notifiche, sempre visibili, anche tramite funzionalità di Ambient Display, con cui però non possiamo interagire.

Come anticipato poche righe su, la tecnologia AMOLED ha permesso l’integrazione del sensore d’impronte sotto il display. Una funzione che detta così fa “figo”, ma all’atto pratico se ne poteva fare a meno permettendo di aumentare la risoluzione del display. Non fraintendetemi, il display integrato funziona bene ed è migliorato rispetto precedenti modelli della stessa azienda, ma allo stato attuale risulta ancora “lento” rispetto soluzioni più tradizionali. Fortunatamente per lo sblocco è disponibile anche il Face Unlock, seppur di tipo 2D, ma decisamente più affidabile e veloce, anzi talmente ottimizzato che riesce a sbloccare anche in condizioni di buio pesto.

Hardware e prestazioni

La vera rivoluzione in termini di hardware non riguarda principalmente il nuovo SoC Qualcomm Snapdragon 665, ma piuttosto le rinnovate memorie. Nel nostro sample troviamo 128 GB di storage di tipo UFS 2.1 (espandibile tramite micro SD di ulteriori 256 GB) e 4 GB di RAM LPDDR4X, una dotazione piuttosto generosa per un medio di gamma.

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Anche il processore, lo Snapdragon 665, svolge le sue funzioni in modo ottimale. Parliamo di un chipset con processo produttivo a 11nm con architettura Kryo 260, basata su ARM Cortex-A73, con una frequenza di clock fino a 2.0 GHz. Se uniamo tutto ciò ad un sistema operativo Android One, quindi privo di quasiasi personalizzazione da parte del produttore, otteniamo un vero petardo in termini di fuidità e reattività del sistema. Questo significa che non avremo nessun rallentamento o lag a livello quotidiano ma anche in situazioni più spinte le gioie non mancano.

Merito anche di una GPU Adreno 610, una soluzione decente per i giochi con meno richieste in termini di risorse, forse meno indicata per i titoli più pesanti, seppur questi siano fruibili senza particolari problematiche, se non alla rinuncia di effetti grafici spettacolari. In queste situazioni va segnalato che la CPU tende a scaldare leggermente, ma nulla di preoccupante.

Benchmark

Software

Nel caso di Xiaomi Mi A3 c’è davvero poco o nulla da dire in termini di software. Android One è praticamente privo di qualsiasi funzionalità aggiuntiva tipica di interfacce proprietarie, come la MIUI. Ma di certo chi ricerca dispositivi del genere, lo fa in ottica di affidabilità e longevità a lungo termine. Al momento il dispositivo monta l’OS Android 9 Pie con patch di sicurezza aggiornate ad agosto 2019 e presto potremmo assistere anche all’upgrade al nuovo Android 10.

Sicuramente se siete utenti Xiaomi della vecchia scuola e quindi amanti della MIUI, difficilmente riuscirete a convivere con questo Mi A3, poichè privo di ogni funzione extra per cui occorrerà ricorrere per forza di cose all’installazione di app di terze parti.

Fotocamera

Il comparto fotografico di uno smartphone è una di quelle caratteristiche su cui puntare in fase di acquisto ed il nuovo Xiaomi Mi A3 dice la sua nel segmento dei mid range. Come da “moda” del momento, troviamo una tripla fotocamera sul posteriore che si compone da un sensore Sony IMX582 da 48 megapixel, f/1.79 come modulo principale a cui si affianca un modulo ultra grandangolare da 8 megapixel , Samsung S5KGD1 f/2.2, FOV 118° ed un sensore dedicato alla profondità da 2 megapixel, f/2.4.

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Gli scatti catturati da questa soluzione risultano dettagliati e dai colori ben calibrati. Notevoli anche gli scatti realizzati con la modalità Ritratto, in grado di scontornare molto bene il soggetto in primo piano seppur in questo caso troppo spesso lo sfondo risulterà “bruciato”. I 48 megapixel vengono sfruttati con la modalità manuale mentre di base di scatta in risoluzione 12 megapixel con ausilio della tecnologia Pixel Binning. A livello software infine non mancano chicche come il supporto AI per il riconosciment delle scene, l’HDR (anche automatico) e la modalità Notte per meglio acquisire gli scatti notturni, piuttosto efficace.

Ma Android One offre anche le CAM2API già attive per cui vi basterà installare un semplice APK per godere della magia della GCam, seppur con qualche compromesso. Sono tante le versioni funzionanti, ma su alcune non funziona la lente Wide, su altre la camera frontale ma ad ogni modo avrete una soluzione alternativa alla camera stock che in alcune situazioni vi regala scatti decisamente professionali.

A livello di selfie camera troviamo un sensore da 32 megapixel,f/2.0 FOV 79°, il quale gode anch’esso di funzioni come HDR e AI. Seppur siano tanti i megapixel in dote, la resa è pressochè la stessa di altri device del brand, ossia più che discreti di giorni ma poco entusiasmanti in condizioni di scarsa illuminazione. In particolare nonostante gli effetti bellezza disabilitati, il software tende sempre ad inserire una sorta di “alone” sulla pelle.

A livello video possiamo registrare fino a risoluzione 4K a 30 fps, mentre per quella 1080p possiamo decidere tra 30 e 60 fps e codifica video H.264 oppure H.265. Non mancano funzionalità come Time Lapse e Slow Motion. Teoricamente è disponibile la stabilizzazione elettronica (solo 1080/720 p 30 fps) ma personalmente non ho trovato grandi benefici da essa. Inoltre in fase di pan veloce è possibile scorgere alcune deformazioni delle immagini, probabilmente dovute al software e quindi con possibile soluzione con futuri aggiornamenti. Insomma un buon comparto fotografico votato meglio all’acquisizione di foto piuttosto che di video.

Connettività e qualità audio

Xiaomi Mi A3 gode di connettività Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band e Bluetooth 5.0, ma purtroppo un grande assente è ancora l’NFC, ed ormai ai giorni odierni non si puù chiudere un occhio solo perchè l’azienda mette ancora a disposizione la Radio FM.

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Il GPS/A-GPS/GLONASS non ha dato alcun problema durante la navigazione mentre a livello di chiamate, non ho riscontrato alcun problema di ricezione, buona anche in zone leggermente ostiche. Purtroppo l’audio in chiamata risulta un po’ sotto tono, ma comunque accettabile.

Invece lo speaker mono ha regalato gioie non indifferenti. Il volume è davvero elevato e solo ai picchi massimi si sente una leggera distorsione ma per il resto ho trovato piuttosto corposi anche i bassi. Insomma la migliore resa avviene sicuramente tramite auricolari grazie alla presenza del jack 3,5 mm, ma lo speaker permette l’ascolto di audio anche in situazioni più particolari, come in macchina mentre guidate col finestrino aperto.

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Autonomia

Se ve lo state chiedendo, vi rispondo subito: NO, Xiaomi Mi A3 non è dotato di ricarica wireless, ma poco male perchè la batteria di cui è dotato, è un’unità da 4030 mAh. E l’autonomia generale, che ve lo dico a fare… il cocktail composto da CPU, velocità memorie e sistema oprerativo, garantisce agli utenti meno “smanettoni” due giorni pieni di utilizzo. Per tutti gli altri 6 ore di schermo acceso saranno il file rouge delle loro giornate iperattive.
La ricarica completa avviene in circa 2 ore con il caricabatteria da 10W in dotazione, ma lo smartphone supporta la ricarica rapida da 18W.

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Prezzo e conclusioni

Le mancanze di cui soffe Xiaomi Mi A3 a prima vista porterebbero qualsiasi utente a scartare questo dispositivo dalla lista dei propri acquisti tecnologici ma l’azienda forse ancora una volta ha saputo dimostrare che non bisogna soffermarsi alla scheda tecnica di un prodotto.

E’ vero, il design non brilla per innovazione e l’implementazione di un display AMOLED con risoluzione HD+ non è stata di certo l’idea del secolo, ma a conti fatti Mi A3 si propone come un device moderno, con le migliori tecnologie a disposizione su un medio gamma. Basti pensare alla velocità delle memorie oppure al fingerprint ID nel display ma soprattutto è la garanzia di aggiornamenti continui per ben 3 anni che ribaltano ogni giudizio negativo.

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Per non parlare dell’autonomia esagerata della batteria ma anche la resa fotografica che con l’aggiunta della GCam diventa superlativa (in riferimento alla fascia di prezzo). Di certo non consiglierei mai questo smartphone agli amanti della MIUI, ma potrebbe essere un’ottima soluzione per tutti coloro che amano il minimalismo software a favore di prestazioni generali eccellenti.
Purtroppo l’azienda ha immesso sul mercato questo Mi A3 ad un prezzo illogico, soprattutto se paragonato a modelli della stessa casa madre. D’altronde Redmi Note 7 costa meno ed offre un display Full HD oppure lo Xiaomi Mi 9 SE (con un costo leggermente più alto) oltre alla risoluzione più elevata offre anche l’NFC. Fortunatamente esistono store alternativi a quelli tradizionali che offrono Mi A3 a prezzi decisamente più giusti per questo smartphone.

Quindi a meno che sui canali ufficiali dell’azienda troviate dei fortissimi sconti, vi SCONSIGLIO di acquistarlo a prezzo pieno, ma alle offerte che trovate spesso sul canale Telegram, lo smartphone acquista un’aria più appetibile, ma tenete a mente che Xiaomi Mi A3 non è assolutamente un best buy come dichiarato da altri colleghi.

8.3 Punteggio totale
XIAOMI MI A3

Da molti definito un best buy, Xiaomi Mi A3 è un buon terminale, dai buoni ingredienti hardware ma forse mal cucinati. Autonomia al top ed affidabilità super, mentre per il lato multimediale si fa testa a livello fotografico ma per i video la strada è ancora molto lunga e tortuosa. Mi A3 non sarà certo ricordato come lo Smartphone d'eccellenza del brand asiatico.

CONFEZIONE
8.1
DESIGN E MATERIALI
8.1
DISPLAY
6.5
HARDWARE
8.3
AUDIO E RICEZIONE
9.1
SOFTWARE
6.6
FOTOCAMERA
8.5
BATTERIA
9.6
ERGONOMIA
9.2
ESPERIENZA UTENTE
8.4
PREZZO
8.4
PROS
  • AUTONOMIA
  • ERGONOMIA
  • PERFORMANCE AMBITO FOTOGRAFICO
  • AGGIORNAMENTI GARANTITI PER 3 ANNI
CONS
  • RISOLUZIONE DISPLAY
  • PREZZO (DA STORE UFFICIALI)
  • PERFORMANCE ACQUISIZIONE VIDEO
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Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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Mick
Mick
4 anni fa

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