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Recensione Redmi NOTE 10 Pro – Solito BEST BUY… soliti difetti

La serie Note di Redmi è stata sempre rappresentata da smartphone con dimensioni generose, soprattutto nel display, ma con un design tipicamente da medio gamma. Con l’avvento di Redmi Note 10 Pro però le cose sono decisamente cambiate in meglio, arrivando sul mercato con un look particolarmente premium che in combinata a prestazioni di tutto rispetto azzera il gap che fino ad ora c’era tra la fascia top e quella media. Vi racconto tutto in questa recensione completa, in cui scopriremo se vale la pena o meno acquistare proprio l’ultimo esemplare di casa Redmi.

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Come sempre, per le nostre recensioni, partiamo con il contenuto della confezione di vendita, che per Redmi Note 10 Pro non differisce per nulla da quanto l’azienda ci ha abituato con altri modelli, ma in considerazione che la tendenza di questo 2021, è quella di eliminare caricatori e cavetteria e bene sottolineare che il dispositivo del brand cinese invece è completo di tutto e nello specifico nel box di vendita troviamo:

  • Redmi Note 10 Pro;
  • Cavo USB Type-C per ricarica e trasferimento dati;
  • Alimentatore da parete con presa europea ed output max di 33W;
  • Spilletta per la rimozione del vassoio SIM;
  • Cover morbida trasparente in TPU;
  • Manuale d’istruzioni e libretto garanzia (anche in lingua italiana);
  • Pellicola di protezione in plastica pre-applicata sul display dello smartphone.

Valori SAR: Testa 0,597 W/Kg , Corpo 0,994 W/Kg (distanza 5 mm).

Come detto nell’introduzione, Redmi Note 10 Pro si discosta dalle precedenti generazioni per un look decisamente premium e molto gradevole, sia nell’aspetto vero e proprio che nei materiali. Infatti sul posteriore abbiamo una scocca realizzata in vetro Corning Gorilla Glass di quinta generazione che andrà a proteggere anche il frontale dello schermo. Il posteriore risulta molto sobrio ed interrotto unicamente dal camera bump, di forma rettangolare, posizionato lateralmente con angoli arrotondati che ricordano quello di Xiaomi Mi 10 Ultra ma ahimè è troppo sporgente, pertanto se utilizzerete il device senza la cover su una superficie piana, non saranno esenti i fastidiosi movimenti ballerini di tale situazione. Inoltre va fatto presente che Redmi Note 10 Pro non gode di un buon trattamento oleofobico ed infatti il terminale sarà sempre soggetto a sporcarsi oltre che a ritrovarsi ad essere una vera calamita per la polvere.

Dimensioni generosissime per Redmi Note 10 Pro che occupa 164 x 76.5 x 8.1 mm con un peso di 192 grammi, piuttosto bilanciato su tutta la superficie anche se la comodità nel maneggiare lo smartphone non è un punto di forza, soprattutto ad una mano.

Il protagonista assoluto di Redmi Note 10 Pro è senza dubbio il display, un’unità AMOLED da 6,7 pollici in formato 20:9 di tipo “flat”. E’ garantita una risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), 395 PPI ed una luminosità di picco di 1200 nits (disponibili solo quando si riproducono contenuti in HDR), pertanto ottima visibilità sotto luce diretta del sole oltre che in ogni condizione ambientale. Ma il vero punto di forza è che oltre a poter godere di contenuti in HDR10 ci troviamo al cospetto di uno schermo con frequenza di aggiornamento di 120 Hz ed una velocità di campionamento al tocco di 240 Hz, feature introvabili nella fascia di prezzo cui si colloca Redmi Note 10 Pro.

Possiamo naturalmente sfruttare le gesture a schermo per la navigazione nell’interfaccia e beneficiare anche della possibilità di tarare in maniera precisa temperatura colore e contrasto, oltre al poter risvegliare il display con un doppio tocco oppure con il sollevamento dello smartphone. Ma quello che mi ha convinto di questo display è l’ottima esperienza multimediale offerta, con una notevole calibrazione dei colori e realtà cromatica in generale, senza soffrire di alcune aberrazione. Anche le cornici che avvolgono il display sono piuttosto contenute, sempre in relazione al prezzo di vendita, così come il punch hole centrale in cui è incastonata la camera selfie è piuttosto contenuto nelle dimensioni, tanto che spesso ci si scorda perfino della sua presenza, durante la fruizione di contenuti.

Tornando al refresh rate dello schermo di Redmi Note 10 Pro, questo può raggiungere i 120 Hz in modalità adattiva, ovvero sarà il sistema a settare la giusta frequenza d’aggiornamento in base al contenuto visualizzato a display, oppure si può forzare la frequenza sul valore fisso di 60 Hz, preservando batteria. In realtà, il sistema è piuttosto generoso e quasi sempre saranno i 120 Hz i protagonisti, regalando uno schermo sempre fluido e reattivo, velocissimo nel riconoscimento del tocco non solo in app o nella home, ma soprattutto nelle fasi di gaming.

redmi note 10 pro

Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica, infatti al netto della presenza della certificazione DRM Widevine L1, anche Redmi Note 10 Pro, su piattaforme come Prime Video non riesce a farsi riconoscere veicolando lo streaming a risoluzione SD, mentre nessun problema per Netflix e Disney+. Da non sottovalutare poi la certificazione IP53 che permette a Redmi Note 10 Pro di resistere a polvere e schizzi d’acqua, ma non può essere immerso.

redmi note 10 pro

Tornando alle cornici, su quella superiore è stata un’ampia capsula auricolare che in combinata con lo speaker principale, sul frame inferiore, ci regala un suono stereo anche in modalità vivavoce, la cui resa qualitativa è notevolmente convincente, con una buona dominante di tonalità basse ed equilibrio con quelle medio/alte, senza mai distorcere. Negativo invece è il reparto della sensoristica, non tanto per il sensore d’illuminazione che è ampiamente promosso, ma per il sensore di prossimità che spesso non funziona con conseguente problematica legata in fase di chiamata, in cui potremmo spingere tasti accidentalmente con la guancia perché il display non si spegne.

Display AMOLED potrebbe far pensare ad un sensore per impronte digitali posizionato sotto di esso, ma in realtà in tutta controtendenza, Redmi per il suo device ha inserito il sensore biometrico nel pulsante d’accensione, posizionato sul frame laterale destro, dove troviamo anche il bilanciere del volume. Il motivo di questa scelta potrebbe essere stata dettata dal fatto di voler contenere i costi o molto più semplicemente perché, per inserire un modulo che non avrebbe funzionato a dovere, tanto vale inserirne uno di vecchia generazione ma senz’altro funzionante e che nel risultato finale non avrebbe nemmeno stravolto il design premium.

redmi note 10 pro

Infatti lo sblocco avviene 10 volte su 10 in maniera davvero rapida e peraltro al sensore, con un doppio tap, si possono associare anche diverse funzioni come la possibilità di tirare giù la tendina delle notifiche, una vera comodità considerando la scarsa maneggevolezza del terminale.

redmi note 10 pro

Ma dove ha veramente risparmiato Redmi per proporci questo Note 10 Pro ad un prezzo super aggressivo? La risposta potrebbe risiedere nell’hardware che anima il dispositivo, ma attenzione con ciò non significa che abbiamo componenti scadenti o poco entusiasmanti dal punto di vista delle prestazioni, anzi tutto il contrario. Nello specifico il processore è affidato al Qualcomm Snapdragon 732G (lo stesso di POCO X3 NFC), un SoC con processo produttivo a 8nm, struttura Kryo 470 octa-core con clock di 2.3 GHz a cui si affiancano 6/8 GB di memoria RAM LPDDR4X e 64/128 GB di storage UFS 2.2 espandibili per mezzo di micro SD.

La componente grafica è invece affidata alla GPU Adreno 618 e nel complesso tutte queste specifiche si traducono in un’ottima resa sia nell’utilizzo quotidiano che in quello più particolare, ovvero il gaming, potendo godere di un’ottima esperienza anche con i titoli più impegnativi, quali COD Mobile, Asphalt 9, Genshin Impact etc… Il dispositivo si è espresso sempre in maniera fluida e scattante, senza rallentamenti né tantomeno surriscaldamenti.

Probabilmente la buona esperienza utente è anche dettata dal software, basato sull’interfaccia MIUI 12 con OS Android 11 e patch di gennaio 2021. Non mi dilungo più di tanto su questo aspetto, perché a breve dovrebbe arrivare la nuova MIUI 12.5 che andrà ad incrementare molte feature. Sottolineo solo che non ho ravvisato bug particolari se non quello relativo all’utilizzo della fotocamera principale, creando un blocco nel passaggio da ottica standard a camera ultrawide oppure video, ma sono convinto che un update firmware possa risolvere il tutto. Infine troviamo di default alcune applicazioni già preinstallate oltre che ad alcune pubblicità per le app di sistema, insomma il solito problema che troviamo sui vari dispositivi del brand cinese, ma nulla che non possa essere risolto.

Un’altra “fonte” di risparmio potrebbe essere legata alla connettività, che nel caso di Redmi Note 10 Pro è unicamente di tipo 4G+, quindi niente 5G, ma poco male considerando che questa nuova tecnologia in molte zone d’Italia ancora deve prendere piede. Buono invece che il vassoio SIM, posizionato sul frame laterale sinistro, offra ben 3 slot, di cui 2 dedicati a schede SIM in formato nano ed uno, invece alla micro SD per espandere la memoria interna senza rinunciare alla funzionalità del Dual SIM. Ottima la ricezione del segnale e la qualità in chiamata.

redmi note 10 pro

Dove invece Redmi Note 10 Pro non si risparmia è sul fronte della connettività, offrendo un ingresso jack per gli auricolari, Bluetooth 5.0, WiFi a doppia banda, GPS con GLONASS e Galileo, Trasmettitore IR, Radio FM ed anche NFC per i pagamenti in mobilità. Inoltre da non sottovalutare la capiente batteria da 5020 mAh, che supporta la ricarica rapida a 33W, in grado di garantire un 50% di carica in soli 30 minuti mentre il pieno di energia lo si porta a casa con 1 ora e 15 minuti. Non è presente la ricarica wireless, ma non importa, perché l’autonomia è un altro punto di forza di Redmi Note 10 Pro, che al massimo delle sue potenzialità riesce comunque a garantirvi sempre almeno un giorno e mezzo d’utilizzo, sfruttando proprio i 120 Hz.

Ha fatto molto parlare il comparto fotografico di cui è provvisto Redmi Note 10 Pro, caratterizzato da un sensore principale da 108 MP e nello specifico il Samsung ISOCELL HM2, dotato di EIS, PDAF ed apertura focale f/1.9. Le foto scattate sono di buon livello e piuttosto nitide con ricchezza di dettagli, al netto di uno scatto per mezzo di pixel binning 9 in 1, quindi foto a 12 MP. Ci viene restituito un effetto bokeh molto naturale e la gestione dei colori è risultata alquanto ottima ma purtroppo l’assenza di uno stabilizzatore ottico si fa sentire soprattutto nei video, che possono essere girati fino al 4K 30fps, ma è solo con la risoluzione 1080p 30fps che si può beneficiare dell’EIS con buoni risultati ma senza eccellere particolarmente.

Abbiamo poi un’ottica ultrawide da 8 MP, FOV 118°, f/2.2 che in buone condizioni di luce ambientale riesce a farsi apprezzare particolarmente ma in condizioni notturne è meglio lasciar perdere l’utilizzo di tale fotocamera, anche perché stranamente a livello software per tale ottica non possiamo beneficiare della modalità Notte, la quale nel complesso opera bene nel suo campo d’applicazione ma in alcuni frangenti, ad esempio quando abbiamo uno sfondo completamente nero, l’algoritmo d’elaborazione sembra andare in crisi restituendo foto con forte dominante di blu e verde, quasi ad effetto fosforescente.

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Completano le ottiche, due unità, una da 2 MP, f/2.4, che svolge il compito di raccolta dei dati di profondità ed una 5 MP, f/2.4 che svolge funzione di fotografia macro, dotata anche di AF. E per quanto qualcuno abbia giudicato quest’ultima ottica inutile, in realtà le foto che ci regala sono particolarmente belle e particolari, insomma una macro che lavora bene. Tornando ai video, devo promuovere i microfoni per la cattura dell’audio, decisamente al di sopra della media di mercato.

Infine sul frontale abbiamo la camera selfie da 16 MP, f/2.45 che permette anche lo sblocco del telefono tramite riconoscimento del volto, anche in condizioni proibitive di illuminazione ambientale.  Le foto sono piuttosto buone, almeno con buona luce, mentre di notte seppur sia presente in questo caso la modalità Notte, la resa non è proprio il massimo, anzi non la consiglio nemmeno per condividere scatti sui social. A livello software però abbiamo alcune chicche, come la funzione “clone” che permette di scattare foto o registrare video in cui compare la stessa persona.

Per dare un giudizio finale, non mi soffermerei sul numero dei 108 MP, in quanto questo crea solo una certa aspettativa e null’altro, ma per il prezzo di vendita del terminale, posso affermare che ci troviamo ad uno dei migliori comparti foto/video di questa fascia di prezzo.

CONCLUSIONI

Il listino ufficiale di Redmi Note 10 Pro è così composto:

  • versione 6GB + 64GB al prezzo di 299,90€;
  • versione 6GB +128GB al prezzo di 329,90€;
  • versione 8GB +128GB al prezzo di 349,90€.

Proprio da questi prezzi dobbiamo trarre le conclusioni, in considerazione che già nelle prossime settimane sicuramente il terminale calerà di prezzo oppure si troveranno gustose offerte. Redmi Note 10 Pro, al netto di quanto vi ho raccontato è uno smartphone che consiglio, perchè quanto ci viene offerto è praticamente unico nella fascia di prezzo di appartenenza. Certo, forse il dispositivo si scontra con altri modelli della stessa Xiaomi, ma i pregi sono piuttosto evidenti ed i compromessi passano in secondo piano proprio in rapporto al prezzo, come quello relativo al sensore di prossimità, che può tranquillamente essere risolto con un update software. I 120 Hz su un display AMOLED sono però difficile da battere e proprio tutto il comparto multimediale è il vero cavallo di battaglia del terminale di Redmi. Insomma, lui è strapromosso e straconsigliato.

8.4 Punteggio totale
REDMI NOTE 10 PRO

Il nuovo medio gamma di Redmi mette le basi per una nuova categoria di smartphone, ovvero quelli che non hanno davvero nulla da invidiare ai modelli top. Lui è completo di tutto e per contenere i costi di vendita non inserisce "inutili" elementi, come il 5G che al momento è poco supportato nel nostro mercato. Peccato non sia esente da difetti, che per alcuni potrebbero spostare l'ago della bilancia su un mancato acquisto.

CONFEZIONE
8.6
DESIGN E MATERIALI
8.8
DISPLAY
9.5
HARDWARE
7.7
AUDIO
9
RICEZIONE
8.7
SOFTWARE
7.9
FOTOCAMERA
7.5
BATTERIA
9
ERGONOMIA
6.2
ESPERIENZA UTENTE
9.1
PREZZO
8.4
PROS
  • DISPLAY
  • CONNETTIVITA' COMPLETA
  • PREZZO
  • AUTONOMIA
  • AUDIO STEREO
CONS
  • BUG SENSORE DI PROSSIMITA'
  • ASSENZA OIS
  • BUG FOTO NOTTURNE
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Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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