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Recensione OnePlus 5T: La T sta per tanta roba?

Da molti ritenuto il miglior smartphone del 2017 in grado di competere a lungo anche con i modelli che verranno in questo 2018. A qualcuno ha fatto storcere il naso invece perchè è stato rilasciato solo dopo 6 mesi dal lancio del fratello minore, con migliorie importanti ma allo stesso prezzo. Stiamo parlando del top di gamma di casa OnePlus, il 5T, lo smartphone che tutti i recensori hanno amato, per cui ringrazio lo store Gearbest.com per l’invio del device nonchè il collega Cristiano che ha fornito il suo personale terminale ed ha atteso con ansia questa recensione. Ma senza perdere ulteriore tempo godetevi la nostra recensione del OnePlus 5T.

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Nella confezione abbastanza curata, oltre al flagship di OnePlus troviamo anche l’altrettanto re dei caricabatterie con tecnologia Dash Charge, con presa cinese (dovrete dotarvi di un adattatore), uscita 5V-4A in grado di ricaricare in maniera ultra rapida lo smartphone. In mezz’ora riusciremo ad ottenere il 60% di ricarica mentre occorrerà quasi un’ora e mezza per la ricarica completa. La Dash Charge è inoltre in grado preservare la batteria nel tempo grazie ad un sistema che evita il surriscaldamento del device durante la ricarica.

Nel box di vendita troviamo anche uno stiloso cavo USB Type-C di colore rosso e contrasti bianchi, una cover in TPU di colore fumè che risulta un gradito omaggio e soprattutto dalla buona finitura. A partire dai rinforzi sugli spigoli per prevenire danni da cadute o urti accidentali, ma anche dalla scritta Oneplus sul lato destro per finire all’ottima intelaiatura dei vari fori e dalla perfetta indossabilità sul corpo del 5T.

Per finire troviamo anche una guida rapida multilingua (ma assente l’italiano), lo spillo per l’estrazione del carrello SIM, un manuale in lingua cinese legato agli aspetti di sicurezza del telefono ed infine degli adesivi per i fanatici del brand.

Partiamo con uno dei punti di forza del OnePlus 5T, ossia l’hardware, in quanto attualmente il nostro device è il più potente in circolazione nel panorama Android. Difatti sotto il cofano abbiamo il processore Qualcomm Snapdragon 835, GPU Adreno 540, 8 GB di memoria RAM LPDDR4X e ben 128 GB di storage interno di tipo UFS 2.1 non espandibile. Completano la dotazione un ottimo Bluetooth 5.0, sensore NFC e GPS da fix rapidi e navigazione affidabile, WiFi a doppia banda (2.4/5 GHz) con una perfetta gestione del segnale ma anche sensori di ogni sorta, come giroscopio, accelerometro, magnetometro etc.. Una scheda tecnica che fa gola davvero a molti peccato l’assenza della radio FM.

Ad ogni modo la configurazione hardware fa pensare ad una bestia di prestazioni ed in effetti le aspettative sono state confermate, perchè OnePlus 5T è sempre reattivo, anche in situazioni in cui il multitasking è decisamente sotto stress con oltre 25 applicazioni in background. Inutile dire che lo smartphone si presta tranquillamente a sessioni di gaming, ma anche a navigazione internet con tante tab aperte, social in background e chi più ne ha più ne metta. OnePlus 5T non scalda mai, risulta sempre veloce e privo di impuntamenti e lag, non scherzo nel definirlo su questo ambito perfetto.

Ma OnePlus 5T non è solo bello dentro, ma anche fuori, adottando un design raffinato a tratti “freddo”, restituendo al tatto la sensazione di pura tecnologia. Purtroppo non è uno smartphone comodo da usare ad una singola mano e l’ergonomia sembra essere messa da parte dall’azienda risultando piuttosto scivoloso. Però si apprezza il lavoro svolto da OnePlus che è riuscita senza stravolgere troppo le dimensioni, ad inserire un display da 6,01 pollici in un corpo da 5,5 ultra sottile (156,1 x 75 x 7,3 mm), con protezione Corning Gorilla Glass 5 e curvatura 2.5D.

oneplus 5t

Sul frontale inoltre troviamo il led di notifica RGB (personalizzabile), la camera selfie, la capsula auricolare ed il sensore di prossimità e luminosità, quest’ultimo risultato un pò pigro nell’adattarsi alle condizioni di luminosità ambientale. Nessun tasto fisico, in quanto il OnePlus 5T adotta un display in 18:9 con cornici ridotte anche se non estremizzate. Questo comporta che i tasti funzione siano posti a display (con possibilità di personalizzazione) ed il sensore per le impronte digitali sia posto sul retro.

Lo stesso risulta preciso e rapido ma non impeccabile dovuto alla posizione quasi a filo rispetto la scocca, anche se l’utilizzo della cover in dotazione attenua di molto questo “difetto”. Ciò comporta che a volte il dito non verrà poggiato in modo preciso portando il device a non riconoscerci. Detto ciò possiamo sfruttare il sensore per scattare una foto oppure per scorrere la tendina delle notifiche.

oneplus 5t

Il retro è un corpo unico realizzato in alluminio con verniciatura opaca mentre a contrasto lucido è presente il logo dell’azienda. Oltre al sensore per impronte digitali trovano collocazione anche il flash LED ed il doppio modulo fotografico orizzontale. Tra i due elementi troviamo anche il secondo microfono per la riduzione dei rumori. Sulla parte superiore ed inferiore troviamo infine le bande con design ad U per la ricezione delle antenne.

I profili del OnePlus 5T sono davvero sottili eppure riescono ad ospitare il tasto di accensione/spegnimento ed il carrello per due SIM in formato nano sulla destra, mentre sulla sinistra troviamo il bilanciere del volume ed un comodo pulsante per la selezione rapida della modalità Silenzionsa o del Non Disturbare. Il profilo in alto è completamente pulito mentre quello in basso ospita il jack audio da 3,5 mm, microfono principale, ingresso USB Type-C con supporto OTG e speaker di sistema, ma anche due piccole viti per abilitare la rimozione della scocca.

Seppur sia gradita la presenza del jack audio, che contrariamente a ciò che hanno fatto molti brand non è stato sacrificato in virtù delle cornici ridotte, ne avrei preferito il posizionamento nella parte superiore. Inoltre si segnala l’assenza dell’impermeabilità, non fondamentale, ma su un top di gamma ormai comincia a divenire una caratteristica principale.

OnePlus 5T è dotato di modem LTE Cat.13 e quindi 4G, connettività che può essere sfruttata su entrambi gli slot SIM. E’ presente inoltre la banda 20 a 800 mHz traducendosi nel fatto che anche in ambito di ricezione e gestione telefonica non ho riscontrato alcun problema. Qualità audio in capsula decisamente buona così come quella restituita dall’altoparlante mono che dona un sound profondo e dal buon livello di volume. Peccato davvero che l’audio sia di tipo mono e non stereo, considerando che gran parte dei medio gamma di Xiaomi ne sono provvisti.

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Il display è un’unità da 6.01 pollici in formato 18:9 e risoluzione Full HD+ con tecnologia Optic AMOLED particolarmente luminoso e brillante. Nonostante una tecnologia superiore al consueto IPS alcune piccole imperfezioni si riscontrano con i bianchi ma per il resto i colori sono decisamente fedeli e ben contrastati. Non ho potuto approfondire l’aspetto oleofobico per via della pellicola a display che non ho potuto rimuovere per ragioni personali del legittimo proprietario dello smartphone ma in compenso ho potuto apprezzare la funzione Schermo Ambient permettendo di visualizzare le info generali semplicemente sollevando lo smartphone, oppure di visualizzare notifiche al volo alla ricezione delle stesse senza dover alimentare tutto il display in quanto i pixel neri rimangono spenti. E’ possibile inoltre attivare la modalità lettura e la modalità notturna ma anche calibrare lo schermo secondo profili predefiniti quali sRGB, DCI-P3, Adaptive Mode oppure personalizzare la temperatura colore in base le proprie esigenze.

La tecnologia AMOLED inoltre permette di salvaguardare i consumi relativi alla batteria che per OnePlus 5T è un’unità da 3300 mAh che per alcuni aspetti mi ha sorpreso per altri invece meno. Il consumo sembra altalenante poichè sono riuscito ad ottenere circa 6 ore di schermo attivo con una carica residua ancora del 16% mentre ed un drain davvero omogeneo, altri giorni ho ottenuto poco meno di 4 ore di schermo attivo ed un residuo carica del 27% ma un drain per le prime ore di utilizzo abbastanza consistente. Ad ogni modo il OnePlus 5T è uno smartphone che garantisce una copertura di utilizzo quotidiana portandovi a sera senza problemi e mal che vada potrete contare sulla Dash Charge che vi regalerà oltre il 60% di carica in circa mezz’ora.

Un meritatissimo plauso va al comparto fotografico del OnePlus 5T che presenta sulla parte frontale una fotocamera da 16 megapixel con ottica non stabilizzata a fuoco fisso (anche se è possibile settare con un tap la zona su cui concentrare il fuoco) ed apertura f/2.0. Possibilità di scattare foto in 4:3, 18:9 e 1:1 ma anche di settare l’HDR su automatico, manuale oppure spento nonchè di beneficiare della funzione bellezza per gli amanti dei fake selfie. Inoltre è possibile beneficiare dello scatto automatico a 2/5 secondi: in questo caso OnePlus 5T scatterà in automatico una foto se riconoscerà il sorriso sul nostro volto. Altra funzione interessante è la possibilità di usufruire di un flash virtuale, il quale illuminerà alla massima intensità il display di bianco prima di scattare la foto. I video possono essere girati sia a 720p che 1080p entrambi a 30 fps con risultati davvero apprezzabili. Ma la chicca della fotocamera frontale risiede nella possibilità di sfruttare la stessa per l’Unlock Face, funzione che permette di sbloccare il proprio smartphone attraverso il riconoscimento del volto. Ho trovato questa funzione notevolmente precisa, in condizioni davvero difficili, eppure il nostro OnePlus 5T mi ha sempre riconosciuto. Una comoda e valida alternativa al lettore di impronte il quale completa un pacchetto di sicurezza che il più famoso iPhone X ha voluto accantonare.

Posteriormente i sensori fotografici sono due, entrambi con ottica non stabilizzata ed apertura f/1.7. Il sensore principale è un Sony IMX398 da 16 megapixel mentre il secondo sensore è il Sony IMX376K da 20 megapixel. Quest’ultimo entra in gioco solamente quando vogliamo realizzare una foto con effetto Bokeh oppure per aumentare la qualità in condizioni di scarsa illuminazione. Nella modalità Bokeh le foto vengono scattate in formato 4:3 e con buone condizioni di luce ambientale riesce davvero a sbalordire per precisione e bellezza nella resa finale della foto.

 

Come per la camera frontale anche quella posteriore può scattare foto in 4:3, 18:9 e 1:1, HDR automatico, manuale oppure spento, timer di scatto a 3/5/10 secondi ma abbiamo anche la possibilità di utilizzare la modalità panorama oppure una modalità del tutto manuale attraverso la quale scegliere ISO (100-3200), bilanciamento del bianco (2300K-7500K),tempo di posa (1/8000s-30s), messa a fuoco (macro-infinito) e contrasto (-2/+2). Possiamo inoltre girare video in time lapse (risoluzione di 720p/1080p 30 fps) oppure slow motion a 720p. Per completare le possibilità fornite dal comparto fotografico posteriore possiamo girare video con risoluzione 720/1080p 30 fps, 1080p 60 fps e 4K 30 fps con possibilità di beneficiare oltre che lo zoom digitale fino a 8X anche dello zoom ottico 2X, sia per foto che per video. Da segnalare che nella registrazione in 4K interviene lo stabilizzatore digitale rendendo di fatto il OnePlus 5T il miglior smartphone per la registrazione video in 4K. Peccato che lo stabilizzatore non sia stato integrato anche nella risoluzione Full HD a 60fps.

Foto e video in normali condizioni vengono decisamente bene, dai colori fedeli e mai impastati, nitidezza naturale come i contrasti e la saturazione. Di notte come per la maggior parte degli smartphone la resa tende a diminuire anche se nel caso del OnePlus 5T i risultati sono più che buoni. Il problema è che lo smartphone potrebbe rendere ancora di più se solo il secondo sensore intervenisse a dovere e non a spot, ma probabilmente un aggiornamento software in futuro potrà risolvere l’inconveniente. Un ulteriore pecca, a mio avviso, riguarda la sporgenza del modulo fotografico rispetto la scocca, che non solo rende “ballerino” lo smartphone ma a lungo andare potrebbe anche causare inevitabili righe sul vetrino della lente. Il tutto si risolve con l’adozione della cover ma allora a cosa serve creare device dal design stupendo per poi nasconderlo?

Appena tolto dalla propria confezione dovrete effettuare una scelta, ossia tenere la ROM di serie definita HydrogenOS che però non porta con se lingua italiana nè Play Store e servizi Google oppure installare la ROM ufficiale OxygenOS che offrirà entrambe le cose. Se optate per ciò potete seguire la nostra guida. Un ulteriore plauso va all’azienda che sembra tenere costantemente aggiornati i propri device.

GUIDA TRADUZIONE LINGUA ITALIANO OP5T

Ad ogni modo il sistema si basa su Android 7.1.1 Nougat mentre la versione della ROM Oxygen è la 4.7.6 con livello patch di sicurezza aggiornato al 1 dicembre 2017. Un software molti simile all’esperienza d’uso fornita da Android Stock ma con notevoli possibilità di personalizzazione. Servirebbe una recensione a parte per elencarle tutte ma a titolo di esempio citiamo la Modalità Lettura che trasforma lo schermo in una sorta di display e-ink, la possibilità di applicare un tema scuro e di modificarne il colore degli elementi base, impostare alcune gesture a schermo spento ad esempio per abilitare la torcia, effettuare uno screenshot con tre dita, ma anche personalizzare il cursore delle notifiche ed il LED RGB, abilitare azioni in base alla pressione prolungata o al doppio tocco fatto sui tasti soft touch e molto altro. Non manca la possibilità di scaricare pacchetti di icone e temi per personalizzare ulteriormente a livello grafico il proprio smartphone. Potrete inoltre attraverso la funzione App Simili, duplicare alcune applicazioni ad esempio per sfruttare due account contemporaneamente.

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OnePlus 5T ha un prezzo ufficiale di listino che parte da una base di 499 euro ma è possibile trovarlo spesso in offerta anche sullo store Gearbest.com, che ringrazio nuovamente per l’invio del sample e che vi consiglio per effettuare ogni acquisto tecnologico. Un prezzo forse non alla portata di tutte le tasche ma giustificato sotto ogni punto di vista considerando che altri brand con altri modelli arrivano a costi anche due volte superiori. Forse la mancanza di una memoria espandibile, la ricarica wireless o la certificazione IP67/68 sarebbero state delle killer feature ma avrebbero decisamente inciso ulteriormente sul prezzo, pertanto perdonabili.

Se questi aspetti a livello hardware sono giustificabili a mio avviso però non lo sono alcune mancanze a livello software che per chi come me viene da esperienze MIUI sono davvero essenziali. Ad esempio la possibilità di usufruire a pieno schermo di video, non solo con l’app YouTube ma anche in modalità offline attraverso la galleria, oppure aumentarne/diminuirne la luminosità e volume con una gesture ma anche il convertitore di valute integrato nella calcolatrice e molto altro. Insomma mi auguro che OnePlus per il futuro provi a sconvolgere anche a livello software, anche se una grande consolazione arriva dall‘enorme community che si cela dietro il brand asiatico, la quale ogni giorno sforna mod per ogni esigenza e customizzazione.

Forse ai possessore del “vecchio” OnePlus 5 non consiglierei il passaggio a questo terminale ma indubbiamente lo farei per tutto il resto della popolazione tecnologica alla ricerca di un telefono affidabile, eccellente, insomma uno smartphone da comprare e su cui contare anche per gli anni a venire.

8.8 Punteggio totale
ONEPLUS 5T

OnePlus 5T è un vero top di gamma pur mantenendo un prezzo basso rispetto la concorrenza, anche se indubbiamente il prezzo finale non è per tutte le tasche. Assenti l'impermeabilità, l'espansione di memoria e la ricarica wireless per non parlare dell'audio mono. Mancanze che si fanno perdonare in virtù delle performance offerte dallo smartphone e dall'ottimo sblocco con il volto da far invidia anche ad Apple. Design di tendenza e materiali pregiati, ottima fotocamera ed affidabilità assicurata. Peccato il software porti alcune lacune, anche se la community che si cela dietro il brand OnePlus è davvero attiva. Mi è piaciuto? Si tantissimo, ma personalmente non cambierei un top di gamma Xiaomi con lui.

CONFEZIONE
9
DESIGN E MATERIALI
9.1
DISPLAY
9.2
HARDWARE
9.8
AUDIO E RICEZIONE
8.7
SOFTWARE
8
FOTOCAMERA
9.1
BATTERIA
8.3
ERGONOMIA
8
ESPERIENZA UTENTE
9.1
PREZZO
8.3
PROS
  • HARDWARE
  • PERFORMANCE
  • EFFETTO BOKEH
  • FOTOCAMERA (DIURNA)
  • STABILIZZATORE 4K
  • MATERIALI E DESIGN
  • DISPLAY
  • AMBIENT DISPLAY
  • SBLOCCO COL VOLTO
  • DASH CHARGE
CONS
  • ALCUNE MANCANZE A LIVELLO SOFTWARE
  • FOTOCAMERA (NOTTURNA)
  • ERGONOMIA
  • FOTOCAMERA SPORGENTE
  • ASSENZA IR
  • ASSENZA ESPANSIONE DI MEMORIA
  • AUDIO MONO
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Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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Guido73
Guido73
6 anni fa

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