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Recensione Xiaomi Black Shark 4 – Gaming sì, ma niente specifiche “overkill”

Siamo arrivati alla quarta generazione dello smartphone da gaming per eccellenza. Black Shark 4 avrà convinto più dei suoi predecessori? O dobbiamo aspettarci ancora qualche cricca nell’ottimizzazione?
La risposta la troverete all’interno della nostra prova completa.

Prima di addentrarci nella recensione, iniziamo con quello che è il contenuto della confezione:

  • Black Shark 4
  • Caricabatterie da 65W
  • Cavo USB Type-C
  • Cover in plastica dura
  • Adesivi Black Shark
  • Quick Start Guide in cinese
Black shark 4

Dimensioni ed estetica

Meno aggressivo delle precedenti generazioni, Black Shark 4 mantiene il suo look “tamarro” con una back cover lucida che lascia trasparire una trama che crea dei giochi di luce, senza distogliere troppo lo sguardo dal logo dell’azienda posizionato al centro della scocca posteriore. Quest’ultima, realizzata in plastica e modellata ad hoc per un effetto curvo sui 4 lati, è interrotta esclusivamente dalla tripla fotocamera che è posizionata in orizzontale.

black shark 4 back cover

Black Shark 4 non è uno smartphone che bada molto alle sottigliezze: lo dimostra lo spessore che raggiunge i 9,9 mm ma che ha permesso ai progettisti di inserire sul frame laterale due pulsanti a levitazione magnetica, i Master Triggers. Questi, dopo esser stati sbloccati meccanicamente, permettono all’utente di usufruire di un’esperienza videoludica degna del nome del brand.
In aggiunta troviamo poi il tasto di accensione che integra il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali, ben posizionato a “distanza di pollice” per essere subito pronto a sbloccare lo smartphone.
Dall’altra parte sul frame laterale troviamo, invece, il carrellino delle due SIM e il bilanciere del volume affiancato da un microfono per la riduzione dei rumori ambientali. Sulla scocca superiore e inferiore, invece, troviamo i due speaker stereo, l’entrata USB Type-C e la fessura per il jack audio da 3,5 mm, oltre ad un altro microfono per la riduzione dei rumori ambientali e al microfono principale.

Dimensioni 163,8 x 76,4 x 9,9 mm
Peso 210 g

Hardware

E’ sicuramente il display che la fa da padrona su questo Black Shark 4. Stiamo parlando infatti di un display dedicato ai gamers incalliti: Display SuperAMOLED HDR10+ da 6.67″ che, affiancato ad una GPU Adreno 650 e ad un SoC Snapdragon 870 (7nm), permette di giocare a refresh rate fino a 144 Hz.

Black Shark ha pensato bene di arricchire il suo “parco giochi” con degli accessori dedicati al gaming, come i controller pro e gli auricolari cablati sia in versione “standard” (20 euro al cambio) che in versione “pro” (30 euro al cambio), ma anche con degli accessori che strizzano l’occhio a chi è un appassionato dei giochi competitivi e che quindi stresserebbe il proprio smartphone da mattina a sera. Stiamo parlando del caricabatterie da 120W (ricarica completa in soli 17 min) e del dissipatore RGB FunCooler 2 Pro (25 euro) che permette di raffreddare il Black Shark 4 durante le intense sessioni di gioco.

Ho potuto effettuare una sessione di gioco di circa mezza giornata e devo dire che il Black Shark 4, affiancato dal FunCooler 2 Pro, non ha mai sofferto di surriscaldamento. Ma una critica a Black Shark è doverosa: il dissipatore, infatti, non è dotato di una batteria e necessita di essere alimentato, condizionando il videogiocatore che dovrà necessariamente avere con sé una powerbank.

Ovviamente non mi sento di paragonare l’esperienza videoludica di uno smartphone con quella che si può avere con una consolle portatile, soprattutto per la qualità dei giochi specifici della piattaforma Android che risulta sempre inferiore a quelli di una Nintendo Switch, per fare un esempio.

A completare il comparto hardware troviamo una batteria da 4500 mAh a doppia cella (ovvero una doppia batteria da 2250 mAh) che, come detto, permette di abbattere drasticamente i tempi di ricarica: ho testo personalmente la ricarica con il charger da 120W e sono bastati 20 minuti per una ricarica completa. Qualora non vogliate dotarvi di questo caricabatterie, però, sappiate che il modello da 65W garantisce tempi di ricarica nell’ordine dei 40 min.

Black shark 4 caricatore 120 w

Le fotocamere del Black Shark 4

Ovviamente Black Shark ha puntato fortemente sul gaming, come dimostrano anche gli accessori che verranno lanciati sul mercato. Ma uno smartphone è pur sempre uno smartphone e noi siamo pur sempre dei recensori amanti della tecnologia, quindi un commento sul comparto fotografico è d’obbligo.

Quest’anno il Black Shark 4 si caratterizza di tre fotocamere posteriori, rispettivamente una camera principale da 48 MP (f/1.8), una camera ultragrandangolare da 8 MP (f/2.2) e una lente macro da 5 MP (f/2.4). Lato selfie, invece, troviamo una fotocamera anteriore da 20 MP (f/2.45).

fotocamere black shark 4

Avevo avuto modo di provare il Black Shark 2 circa due anni fa e, all’epoca, lo trovai molto deludente sul lato fotografico. Ma d’altronde… era pur sempre uno smartphone sviluppato per il gaming!
Quest’anno, invece, mi ha fortemente incuriosito la funzione VLOG all’interno dell’app fotocamera che permette di usufruire di alcuni preset per registrare brevi filmati con un effetto quasi professionale. I dettagli li trovate nella video recensione.

Devo purtroppo constatare, invece, che il comparto fotografico è sì migliorato ma senza grossi stravolgimenti: in condizioni di luce scarsa, gli scatti risultano estremamente impastati e poco definiti, come se la gestione software impostasse in automatico ISO molto alti, comportando alti livelli di rumore. All’inizio pensavo fosse un problema esclusivamente legato alle condizioni di luce scarsa, ma anche quando le condizioni migliorano, la rielaborazione dello scatto produce una nitidezza quasi artificiosa, creando un effetto “cartoon”.

Questo Black Shark 4 permette comunque registrazioni video in risoluzione 4K (fino a 60 fps) ma dà il meglio di sé a 1080p in quanto la messa a fuoco reagisce con maggiore reattività a questa risoluzione. Come potete vedere dal video registrato durante la recensione, in risoluzione 4K, è stato necessario cliccare sul display per “risvegliare” il software e far mettere a fuoco. Nota estremamente positiva, invece, è la fluidità di registrazione che, nonostante l’assenza di una stabilizzazione, risulta piacevole.

Il gaming, il software e le conclusioni

Chi acquista un Black Shark è sicuramente consapevole di trovarsi di fronte ad un mostro di potenza per poter giocare, ma allo stesso tempo è ben conscio di non avere tra le mani un top di gamma per altri aspetti. Non è questo il caso del comparto audio multimediale, arricchito da due speaker stereo posizionati sulla scocca superiore e inferiore. La posizione scelta è saggia da parte di Black Shark visto che, nel caso in cui lo smartphone venisse poggiato su una base, l’audio non verrebbe ovattato garantendo comunque una qualità cinematica.

Discorso leggermente diverso per la JOY UI. Il software risulta molto acerbo se confrontato con le personalizzazioni Android più famose, ma nonostante questo il miglioramento rispetto alla UI di due generazioni fa è evidente: lo si nota per esempio dalla cura delle icone animate all’interno dei menu impostazioni. Quello che mi sento di evidenziare, però, è che anche se il telefono abbia ricevuto numerosi update – quasi uno ogni due giorni – alcuni aspetti banali sono rimasti irrisolti: mi sto riferendo ad alcune voci del menu Performance Manager che, indipendentemente dalla selezione dell’italiano come lingua di sistema, restano in lingua sconosciuta.

Forza Black Shark! E’ da queste piccolezze che si vede quanto un brand tiene agli utenti.

A livello complessivo, questo Black Shark 4 mi ha affascinato, ma allo stesso tempo mi ha lasciato alcune perplessità. Forse perché non avevo mai provato un refresh rate a 144Hz su uno smartphone dotato anche di connettività 5G, ma sta di fatto che mi resta l’amaro in bocca sostanzialmente per due aspetti: sarà sicuramente una scelta di mercato, ma la non espandibilità della memoria interna su uno smartphone in cui – immagino – un’ampia fetta di memoria sarà dedicata ai giochi, non permette all’utente di spostare su una MicroSD i file multimediali. D’altronde le memorie UFS 3.1 sono state un grosso passo in avanti da parte di Black Shark e un altro piccolo sforzo avrebbe dato quel qualcosa in più. Non posso invece spiegarmi l’assenza del sensore NFC che diventa quasi un obbligo ai giorni d’oggi, vista l’esplosione che c’è stata dei pagamenti contactless.

Black Shark, questa volta mi sei piaciuta, ma potevi applicarti di più!

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7.5 Punteggio totale
Black Shark 4

Black Shark 4 è un telefono completo ed equilibrato, decisamente votato al gaming ma non solo.

Dimensioni e peso
8
Hardware
8
Connettività
6.5
Software
6
Foto e video
5.5
PROS
  • Display SuperAMOLED
  • Refresh rate fino a 144 Hz
  • Ricarica ultrarapida a 120W
  • Connettività 5G
CONS
  • Mancanza NFC
  • Memoria non espandibile
  • Fotocamere
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Marco Rossano
Marco Rossano

Studente di ingegneria gestionale, blogger appassionato del mondo Xiaomi e, più in generale di tecnologia. Nel tempo libero, oltre a scrivere guide per i dispositivi Xiaomi, ho tre passioni: il calcio, la musica e il ciclismo :) Scrivimi: https://www.facebook.com/yugin89

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