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Recensione AMAZFIT Band 5 – Alexa e SpO2 come investimento per il futuro

Il successo di Xiaomi Mi Band 5 è piuttosto consolidato, battendo a testa alta i rivali del settore, grazie ad un prezzo competitivo e feature complete sia in ambito sportivo che smart, ma nonostante ciò sono tanti gli utenti rimasti delusi dall’assenza di caratteristiche come il supporto ad Alexa e la possibilità di monitorare il valore SpO2. A queste mancanze pone rimedio Huami che da poco ha lanciato anche in Italia la nuova Amazfit Band 5, apparentemente identica alla fitness tracker di Xiaomi, ma sostanzialmente diversa e che oggi scopriamo insieme in questa recensione completa.

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Non mi soffermo più di tanto sul contenuto della confezione, che naturalmente differisce rispetto a quella di Mi Band 5, proponendosi con un cartonato di colore bianco in cui sono raffigurate le foto del prodotto e con una particolare apertura a strappo, che onestamente non ho apprezzato perché una volta aperta la confezione non c’è modo di richiuderla. Ad ogni modo all’interno del packaging troviamo:

  • Amazfit Band 5;
  • cavo USB di ricarica con pin magnetici;
  • manualistica.

Ad una prima occhiata il wearable di Huami è identico a quello di Xiaomi, ma in realtà sono presenti alcune particolari differenze. Guardando la capsula delle due fitness tracker possiamo infatti notare come quella di Amazfit Band 5 assuma una forma più ovale rispetto a quella smussata e circolare di Mi Band 5, dettaglio che viene ripreso anche dai pulsanti touch. Sul lato destro della capsula dell’indossabile Amazfit, troviamo inoltre la persenza di un foro adibito a microfono per dialogare con l’assistente virtuale Alexa. Sul retro possiamo poi scorgere differenze in merito la disposizione dei sensori tra una e l’altra band, in considerazione che a favore di Amazfit Band 5 è presente il sensore SpO2. Per il resto non abbiamo differenze di spessore dei sensori, dimensioni e peso pari a 11,9 grammi, tanto che i cinturini di uno o l’altro prodotto calzano a perfezione, potendoli quindi intercambiare tra loro.

Se proprio vogliamo essere pignoli, il cinturino di Amazfit Band 5 all’interno riporta inciso la scritta del brand, ma la chiusura rimane quella a bottone, piuttosto salda e soprattutto realizzato in silicone skin friendly, che non genera alcun fastidio nemmeno durante le attività più intense di sudorazione. Presenti inoltre tanti fori per meglio adattare il bracciale alle varie grandezze di polso.  

Sudore ed acqua ad ogni modo non daranno alcun problema all’Amazfit Band 5 in quanto impermeabile con certificazione alle immersioni fino a 50 metri di profondità (5ATM), consentendoci quindi d’indossarla in doccia ma anche in piscina e/o al mare, all’occorrenza potendo registrare anche l’attività sportiva del nuoto.

Nessuna differenza nemmeno per il display che rimane con diagonale da 1,1 pollici con tecnologia AMOLED e risoluzione 294 x 126 pixel con profondità dei colori a 16 bit. Integrato troviamo un pulsante soft touch per tornare alla home e gestire alcuni menù, oltre ad un rivestimento anti impronta con curvatura 2.5D. La navigazione nell’interfaccia di sistema avviene per mezzo di swipe sul display, mentre con una pressione prolungata, dalla home, è possibile cambiare direttamente le watchfaces.

Abbiamo una luminosità di 450 nits, davvero sufficienti a garantire un’ottima visibilità sotto la luce diretta del sole e quindi affrontare gli sport all’aperto senza alcun fastidio di leggibilità delle informazioni restituite. Abbiamo la possibilità di tarare la retroilluminazione su 5 diversi livelli di intensità ma non è presente un sensore dedicato. Ad ogni modo nessun timore per le ore notturne, in quanto, tramite l’applicazione potrete settare che automaticamente il display si setti sul livello minino, eliminando anche il risveglio dello stesso tramite gesture di rotazione del polso. E proprio in merito la luminosità devo fare un appunto, in quanto se è vero che Amazfit Band 5 e Xiaomi Mi Band 5 sono equipaggiati con lo stesso pannello, ad occhio quello di Huami sembra essere più luminoso, complice una meglio gestione dei colori, ben visibile mettendo a confronto le icone di sistema, che per Amazfit Band 5 si compongono di colori con sfumature, effetti di profondità ed animazioni più belle. Ad ogni modo ad animare la home ci pensano le oltre 45 watchfaces, sia statiche che animate, scaricabili dall’app companion, oltre che a poterle personalizzare con una foto a vostro piacimento. Le watchfaces di base peraltro sono “modulari”, ovvero ad eccezione dell’orario e della data, sarà possibile scegliere quali elementi visualizzare tra passi, battito, calorie etc..

Il software che gestisce le funzioni di Amazfit Band 5 è il medesimo visto sulla band di Xiaomi, tranne per alcuni particolari legati proprio alle feature di SpO2 ed Alexa.

E’ possibile gestire le notifiche in arrivo sul nostro smartphone, potendo essere avvisati con una piccola vibrazione e relativa notifica da ogni applicazione, ma nessun passo avanti rispetto Xiaomi Mi Band 5, in quanto sarà possibile solo visualizzare la notifica e quindi leggerla, ma non rispondere. Inoltre rimane il difetti di non poter visualizzare le emoji contenuto nel testo. Naturalmente non possiamo nemmeno ricevere foto, video e/o messaggi vocali, mentre per le chiamate è possibile solo silenziare la notifica oppure rifiutare la chiamata in arrivo. Cosa buona invece è la perfetta sincronizzazione con lo smartphone, evitando quindi notifiche doppie, ma soprattutto leggendo queste sulla band di Amazfit ed eliminandole, le stesse verranno anche eliminate dallo smartphone.

Per il resto non mancano funzioni utili come la possibilità di gestire gli scatti della fotocamera da remoto, compatibile peraltro anche con GCam, gestire la musica in riproduzione sullo smartphone, visualizzare il meteo e molto altro che abbiamo già apprezzato con la recensione di Xiaomi Mi Band 5, compreso il monitoraggio del ciclo mestruale.

Ma veniamo ad una delle caratteristiche principali che potrebbero farvi protendere all’acquisto di Amazfit Band 5, ovvero il supporto ad Alexa, con cui potremmo gestire la domotica, creare liste della spesa, settare delle sveglie, promemoria, controllare il meteo e molto altro.informazioni di vario genere, controllare il meteo e molto altro ancora. Peccato che al momento attuale, la lingua supportata sia solo l’inglese e comunque l’implementazione a mio avviso è stata davvero pessima. Infatti nonostante venga impartito il comando in inglese, spesso l’assistente virtuale non capisce oppure restituisce il messaggio di errore server.

Fortunatamente l’azienda ha dichiarato che entro fine anno arriverà l’aggiornamento che implementerà l’italiano e speriamo che risolva anche i bug attuali. L’applicazione che gestisce tutti i dati raccolti dal bracciale smart è Zepp, disponibile sia per iOS che Android. L’interfaccia la conosciamo già e non mi dilungherà molto su questo paragrafo, ma da qui è possibile analizzare e visualizzare in formato grafico i dati relativi a passi, calorie, frequenza cardiaca, attività sportive registrate ma anche il sonno. Peraltro rispetto Mi Band 5, il prodotto di Huami è risultato più preciso nel determinare inizio e fine del nostro dormire. E’ inoltre possibile registrare i dati del sonnellino oltre che ricevere valori della fase REM. Per tutto ciò è stato introdotto l’algoritmoSomnusCare, che sfrutta la tecnologia AI per una maggiore precisione nelle rilevazioni.

Naturalmente sarà possibile settare al meglio le impostazioni del bracciale ed attingere alle watchfaces per personalizzare il display.

Amazfit Band 5 è prima di tutto una fitness tracker e sotto questo punto rispetto Mi Band 5 è stato fatto un ulteriore balzo in avanti integrando il sensore per la lettura dell’ossigenazione del sangue, ovvero il sensore SpO2.

Durante il video confronto su Youtube, ho valutato la bontà del sensore e del dato raccolto mettendolo a confronto con un saturimentro da dito ed il risultato è stato decisamente in linea con le aspettative e con il prodotto più “professionale” utilizzato per il paragone. Non mancano poi i sensori come il cardiofrequenzimetro con possibilità di monitoraggio del battito cardiaco H24 con dettagli di misurazione di 1 minuto oltre che ad essere in grado di avvertirci in caso di anomalie, grazie al miglioramento del sistema proprietario BioTracker 2 PPG. Troviamo inoltre accelerometro a 3 assi, giroscopio a 3 assi e sensore per il sonno, ma ancora una volta è assente la connettività NFC, mentre per la connessione con lo smartphone viene utilizzato un modulo Bluetooth 5.0 BLE.

amazfit band 5

Non manca infine la possibilità di monitorare il proprio indice di stress, che eventualmente potrà essere diminuito avvalendoci degli esercizi di respirazione proposti integrati nel software dell’Amazfit Band 5.

amazfit band 5

Non dimentichiamoci poi della funzione PAI (Personal Activity Intelligence), ovvero un indicatore personale sul nostro stato di salute ed allenamento, convogliano tutte le misurazioni e dati raccolti in un unico punteggio numerico, ma per maggiori approfondimenti vi rimandiamo a questo articolo.

Confrontando Xiaomi Mi Band 5 ed Amazfit Band 5, entrambe effettuano le misurazioni in modo identico, con ottima precisione in ogni ambito, anche per i passi al netto dell’assenza di un GPS.  Sono comunque 11 gli sport che possiamo tracciare ovvero corsa all’aperto, tapis roulant, ciclismo, cyclette, camminata, ellittica, vogatore, yoga, salto con la corda, nuoto in piscina ed esercizio libero. Non crediate che questi siano solo marketing perché per quasi tutti loro è disponibile un valore indice dedicato, come ad esempio il numero di bracciate per il nuoto o per il vogatore. Inoltre da non sottovalutare il fatto che la Amazfit Band 5 riesce a riconoscere in automatico se state svolgendo un’attività sportiva (solo camminata e corsa all’aperto) avvisandovi sul display e tramite vibrazione, chiedendovi se azionare la registrazione dell’attività fisica o meno.

Tutte queste funzionalità non sarebbero possibili senza una batteria a dare la giusta energia al wearable smart. Abbiamo sotto la scocca un’unità da 125 mAh che senza girarci troppo attorno vi permetterà minimo di ottenere dai 10 ai 12 giorni di autonomia al massimo delle potenzialità offerte dal bracciale. Un valore che dipende da tanti fattori e che quindi può senz’altro migliorare in base all’utilizzo che ne fate, arrivando senza problemi anche a 20/23 giorni.

La ricarica peraltro risulta molto comoda, grazie alla basettina magnetica integrata sul cavo che non ci costringerà di togliere la capsula dal cinturino come invece avveniva per le precedenti generazioni.

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CONCLUSIONI

Direi che siamo giunti alle conclusione, ma dobbiamo prima fare un ragionamento legato al prezzo di listino. Infatti Amazfit Band 5 è disponibile sullo store ufficiale italiano Amazfit al prezzo di 44,90 euro con spedizione in 24 ore, mentre il listino di Xiaomi Mi Band 5 è di 39,99 euro. Capite da soli, quindi che la differenza di soli 5 euro a prescindere fanno vincere Amazfit Band 5 su tutti i fronti.

Già solo la presenza del sensore SpO2 è un valore aggiunto non indifferente, se poi aggiungiamo che quanto prima verrà sistemato e reso definito il supporto ad Alexa in Italiano, beh direi che è tanta roba e non abbiate timore, perché Huami è un’azienda che aggiorna sempre i propri dispositivi. Quindi comprare Xiaomi Mi Band 5 oppure Amazfit Band 5? Beh direi senza dubbio la seconda, a meno che non troviate una vera offerta bomba per il wearable di Xiaomi e non vi interessano le funzioni legate ad Alexa e SpO2.

Rimangono due ottime fitness tracker a basso costo e nessun competitor ancora ad oggi è riuscita  a tenere testa, vedi Honor Band e Samsung Fit giusto per fare nomi e cognomi, ma anche Realme Band e compagnia bella. A mio avviso Amazfit Band 5 è la migliore proposta per chi cerca una completezza di dati per monitorare il proprio stato di salute.

8.5 Punteggio totale
AMAZFIT BAND 5

Amazfit Band 5 colma le lacune di Xiaomi Mi Band 5, integrando il sensore per l'ossigenazione del sangue SpO2 ed il supporto ad Alexa. Una figata, ma che al momento è solo disponibile in inglese. In attesa di un futuro aggiornamento che integri l'italiano, possiamo senz'altro dire che lei batte 1 a 0 tutte le altre fitness tracker.

CONFEZIONE
6
DESIGN E MATERIALI
7.2
HARDWARE
9
DISPLAY
8.3
SOFTWARE
9.6
BATTERIA
7
INDOSSABILITA'
9
ESPERIENZA UTENTE
9.7
AFFIDABILITA' DATI RACCOLTI
9.5
PREZZO
10
PROS
  • SpO2
  • COMODITA' AL POLSO
  • PRECISIONE DATI RACCOLTI
  • TANTE FUNZIONI E DATI SU SALUTE
  • PREZZO
CONS
  • IL SUPPORTO AD ALEXA E' DA MIGLIORARE
  • NOTIFICHE POCO "SMART"
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Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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mirko
mirko
3 anni fa

Chi ha la mi band 4, non ha senso che passi alla 5, ma semmai a questa amazfit, oppure aspetta la mi 6… Seguito a non capire perché non inserire un sensore di luminosità…

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