POCO non è una sola azienda di smartphone. La strategia dell’azienda, come è stato per Redmi, realme e tanti altri colossi tecnologici, è quello di creare un ecosistema. Lo preannunciò tempo fa Kevin Qiu e oggi, a qualche mese di distanza dalla prima intervista, lo stesso elemento ha ribadito il concetto ad Android Authority. In una recente intervista, il CEO dell’azienda cinese con base in India ha parlato del futuro della società e dei grossi progetti che ha in mente. Si parla di ecosistema, anche se non si nominano nello specifico i prodotti che lo comporranno. Tuttavia, noi abbiamo carpito qualche informazione.
POCO ha deciso di svelare in esclusiva ad Android Authority che è pronta per un ecosistema a tutto tondo. Ecco tutti i prodotti interessati, tra smartwatch e cuffie TWS
Kevin Qiu, per nome di POCO, ha parlato del rilascio di diversi tipi di dispositivi in futuro e ha anche risposto alle domande sulla “durata di conservazione” del firmware proprietario e sui piani del marchio di produrre i propri tablet. Per quanto riguarda il firmware, ricordiamo che gli smartphone dell’azienda sono dotati di MIUI anche se leggermente personalizzata. Tale customizzazione passa principalmente per il POCO Launcher.
Secondo Kevin Qiu, nel 2022 il marchio amplierà il suo elenco di categorie di prodotti. Nell’ambito della sistemazione del proprio ecosistema, l’azienda inizierà a produrre dispositivi IoT. Inoltre, verrà modificato anche il software proprietario: riceverà una serie di differenze rispetto alle soluzioni Xiaomi e Redmi.
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Secondo Android Authority, i primi prodotti dell’ecosistema POCO dopo gli smartphone saranno cuffie, dispositivi indossabili e alimentatori. Allo stesso tempo, secondo i rappresentanti dell’azienda, il rilascio di tablet non è ancora previsto, nonostante l’aumento della loro popolarità durante la pandemia. Angus Kai Ho Ng, capo del dipartimento marketing di POCO, ha notato che questo segmento di mercato è ora sovraffollato ed è difficile per i nuovi competitor accedervi.
Il top manager ha risposto anche alla domanda sulla policy del brand in merito agli aggiornamenti degli smartphone. Secondo lui è ancora in discussione la possibilità di passare allo schema 3 + 4 (tre versioni di Android e quattro anni di patch di sicurezza). Nel frattempo, l’azienda continuerà ad aderire al ciclo 2 + 3.
La prossima versione di alto profilo dell’azienda dovrebbe essere lo smartphone di punta POCO M4 Pro. Secondo alcune indiscrezioni, il nuovo device potrebbe rivelarsi il ribattezzato Redmi Note 11, ma non ci sono ancora conferme di queste informazioni. Ultimo ma non meno importante nell’intervista è stata la domanda sul perché il marchio non ha rilasciato alcun dispositivo con l’ultimo processore Snapdragon 888.
Dopo i test interni, abbiamo scoperto che lo Snapdragon 865 dell’anno scorso era un chip straordinario in termini di prestazioni, stabilità e raffreddamento. E il modello 870 è stato in grado di mantenere tutte queste meravigliose qualità, mentre i problemi principali del processore Snapdragon 888 erano il surriscaldamento e l’elevato consumo energetico
Fonte: Android Authority
Speriamo che POCO continui su questa strada. Io scoprii Xiaomi più di cinque anni fa con Redmi 3s global, poi Redmi note 4 global, e ancora Redmi note 5 global tutti dispositivi ceduti ed ancora funzionanti. Poi la scissione con la creazione di REDMI. Ora possiedo poco X3 NFC ottimo dispositivo per rapporto qualità prezzo. Poco di oggi, uguale a Xiaomi di ieri, sono soddisfatto.