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Perché gli smartphone Xiaomi sono aumentati di prezzo?

Una domanda che tutti ci facciamo da qualche tempo è: perché gli smartphone Xiaomi (serie Mi per la precisione) costano di più rispetto a prima? Il quesito apparentemente potrebbe avere una risposta sola: l’azienda non è più quella di una volta. In realtà però non è affatto così. Anzi, in un certo senso è proprio così! Ed è proprio perché non è più la stessa che i prezzi sono aumentati. Se questo ragionamento vi sembra troppo contorto e siete curiosi di sapere cosa c’è sotto, continuate a leggere l’articolo.

Cerchiamo di capire perché gli smartphone di Xiaomi sono aumentati di prezzo da qualche anno a questa parte: non c’è niente di nascosto, è fisiologico

Per comprendere il motivo per cui i dispositivi Xiaomi hanno aumentato il loro prezzo, dobbiamo partire dalla creazione dell’azienda. Il brand, fondato nel 2001, è partito sì come produttore che voleva offrire ottimi prodotti a costi bassi, ma anche come produttore senza personalità. Non è un caso, infatti, che agli esordi il brand veniva chiamato Apple cinese. In pratica i suoi smartphone erano uguali a quelli della controparte di Cupertino. Ricordiamo ad esempio Xiaomi Mi 8, una copia spudorata di iPhone X.

Quindi, si dai suoi esordi Xiaomi ha proposto smartphone copia di altri dispositivi. Un costo in meno se ci pensiamo: l’azienda ha potuto fare a meno di costruire una propria immagine e quindi ha risparmiato ingenti quantità di denaro. Sappiamo che la ricerca e lo sviluppo, anche del design, costa parecchio ad un’azienda e questo porta i costi a salire. La tendenza però è cambiata a partire dagli Xiaomi Mi 9 e Mi 10. Questi due dispositivi in particolare, ma forse più il Mi 10, hanno visto i prezzi lievitare rispetto a prima. Ma per quale motivo?

Leggi anche: Perché gli smartphone Xiaomi costano meno in confronto agli altri?

In realtà non esiste un motivo solo, ma l’aumento dei prezzi è dovuto ad una serie di concause. Prima di tutto l’hardware. I processori sono diventati sempre più potenti e questo significa che Qualcomm se li fa pagare di più, fin qui non ci piove. Nonostante il buonissimo sangue che corre tra Xiaomi e il colosso dei processori, c’è un limite agli “sconti” che la seconda può fare alla prima. Ma soprattutto, quello che ha influito di più di tutti, è proprio la creazione di una propria personalità.

A cominciare dal Mi 10 in particolare, l’azienda ha iniziato a produrre smartphone in un certo senso particolari, non più anonimi e calchi di altri dispositivi. Si unisce a questo una cura nei materiali: si pensi allo schermo di Mi 11 o anche al suo comparto audio curato da nomi di un certo livello. Insomma, nel giro di due/tre anni Xiaomi ha deciso di investire nella propria immagine attraverso gli smartphone. Ma questo è un passo che, se dalla parte degli utenti non è proprio positivo, dalla parte dell’azienda è obbligatorio.

Xiaomi Mi 11 Ultra, l’ultimo fiore all’occhiello dell’azienda

Arriviamo ad oggi, 4 maggio, che Xiaomi ha finalmente introdotto in Italia il Mi 11 Ultra. Uno smartphone che costa ben 1500 € (prezzo pieno e non di lancio). Sapevamo già che la cifra potesse essere questa in realtà: giorni prima del lancio era trapelato che il prezzo early-bird si aggirasse intorno ai 1200 €, quindi ci si poteva aspettare che dopo questo periodo di lancio il costo sarebbe aumentato. Eppure, i commenti circa i 1500 € di Mi 11 Ultra non sono molti. Per quale motivo?

Semplicemente perché Xiaomi Mi 11 Ultra ha personalità, è uno smartphone unico nel suo genere ed è dotato di caratteristiche che al momento nessuno può offrire. Come anticipato, infatti, non dobbiamo contare solo il “fattore personalità”, non sarebbe giusto. È doveroso ricordare che anche la dotazione hardware ha un suo costo che, piano piano, sta sempre aumentando. Vada per la crisi dei chip che sta portando gli smartphone ad aumentare di prezzo sempre di più, ma l’esclusività di una dotazione hardware di livello va pagata.

In conclusione, quello che oggi Xiaomi si fa pagare è una serie di elementi: il nome che nel tempo si è fatta, la componentistica di alto livello e la personalità dei propri dispositivi che è diventata di anno in anno sempre più marcata. In fondo, non è vero che Xiaomi non propone più smartphone dal prezzo accessibile: basta cambiare nome (ma non sostanza) e puntare su device Redmi o POCO che offrono la stessa qualità ma ad un prezzo inferiore.

Tutto quello che è scritto nell’articolo rappresenta l’opinione dell’autore e non è frutto di dichiarazioni dell’azienda

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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