Sarebbe un sogno poter utilizzare lo smartphone o lo smartwatch per portarsi dietro tutti i documenti quando viaggiamo per piacere o per lavoro. Purtroppo nel nostro Paese ancora non siamo arrivati se non allo SPID. In altri paesi come la Spagna, invece, è possibile avere una patente digitale valida su tutto il territorio nazionale. Ora l’Europa vuole vagliare l’ipotesi di fare una cosa simile ma su tutta l’area. Ecco la proposta.
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La patente digitale europea non solo è utile, ma permetterebbe di abbattere i costi di rinnovo e snellire tutte le procedure di rilascio
Questa proposta fa parte di quello che è noto come il portafoglio digitale europeo, un’applicazione unica che riunirà digitalmente tutta la nostra documentazione anche se, per il momento, è ancora in fase di sviluppo. Le date esatte per la sua implementazione ufficiale sono sconosciute. Da Bruxelles dunque arriva la proposta per la quale, se accettata, si arriverebbe alla prima patente digitale al mondo. In effetti, nessun altro Paese l’ha mai adottata a livello così ampio e i motivi sono principalmente legati alla sicurezza. Immaginate la comodità di viaggiare con un solo smartphone, laddove ora anche i pagamenti sono digitali.
Inoltre, come riporta la commissione europea, avere una patente digitale aiuterebbe anche nei controlli. Laddove un cittadino abbia la patente ritirata, sarebbe impossibile (solo grazie ad un network organizzato tra Paesi) per lui utilizzare un veicolo in un altro paese della Comunità Europea. Questo si traduce anche e soprattutto in una maggiore sicurezza stradale. Vien da sé che questa sicurezza ha come effetto positivo una riduzione dei costi per le casse dello Stato poiché verrebbero (in linea teorica) ad esistere meno problemi sulle strade.
Perché la patente digitale aiuterebbe il Paese?
Innanzitutto, oltre ad un discorso di comodità personale, la patente digitale europea potrebbe aiutare ogni paese a risparmiare sia sui costi di emissione che di rinnovo. Personalmente ho speso quasi 50 € (visita esclusa) per avere una nuova patente visto che la vecchia era scaduta. Ora, questi costi includono tassazioni varie e anche la stampa e l’emissione della card. Bene, con la patente digitale questi costi verrebbero abbattuti drasticamente oltre ad un risparmio nell’uso della plastica e del chip.
Quali sono le criticità di un documento digitale?
L’adozione di documenti digitali in un paese può portare numerosi benefici, ma ci sono anche alcune criticità da considerare. L’Europa infatti sta “ritardando” a decidere proprio per questi motivi.
- accessibilità: l’uso dei documenti digitali richiede l’accesso a dispositivi informatici e ad internet, ma non tutti i cittadini hanno accesso a tali strumenti. Ciò può creare disuguaglianze di accesso ai servizi pubblici e alle informazioni
- sicurezza informatica: la gestione dei documenti digitali richiede una serie di misure di sicurezza informatica per prevenire l’accesso non autorizzato, la perdita o la corruzione dei dati. Questo richiede investimenti in infrastrutture informatiche e nella formazione del personale che deve utilizzarle
- costi: l’adozione di documenti digitali richiede un investimento iniziale in infrastrutture informatiche, software e formazione del personale. Ci possono essere anche costi continui associati alla manutenzione e all’aggiornamento del sistema
- resistenza al cambiamento: l’adozione di documenti digitali richiede una trasformazione culturale e comportamentale, che può essere difficile da gestire. Ci può essere una resistenza al cambiamento da parte dei dipendenti pubblici e dei cittadini che sono abituati a gestire documenti cartacei
- garanzie legali: la validità legale dei documenti digitali potrebbe non essere universalmente riconosciuta, a seconda delle normative locali e internazionali. Potrebbero essere necessarie modifiche legislative per garantire che i documenti digitali siano giuridicamente vincolanti.
Insomma, l’adozione di una patente digitale così come di altri documenti digitali presenta numerose opportunità, ma anche sfide che devono essere prese in considerazione per garantire che l’implementazione sia efficace e sostenibile nel tempo.
