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PAI di Amazfit può essere utilizzato per sottoscrivere assicurazioni sulla vita

I possessori degli smartwatch di Huami, ovvero gli Amazfit, saranno senza dubbio a conoscenza di cosa è l’indice PAI. Si tratta di un indicatore sviluppato autonomamente dall’azienda cinese (e dunque di sua proprietà) attraverso l’intelligenza artificiale che permette di monitorare con efficienza e accuratezza quelli che sono le proprie attività motorie. Un contatore che va da 1 a 100, ci dice a che punto siamo con l’attività fisica e ci darà un punteggio che valuta la nostra situazione. Ma è solo un punteggio? A quanto pare no, e può essere utilizzato da ora anche per scopi ben più “importanti”.

Una ricerca afferma che l’indice PAI, sviluppato da Huami e integrato sugli smartwatch Amazfit, può essere utilizzato come dato per sottoscrivere assicurazioni sulla vita

Secondo un white paper di ricerca del gigante delle assicurazioni Gen Re (USA), è stato dimostrato che il sistema di valutazione della salute PAI di Huami può essere utilizzato come supporto per stipulare un contratto assicurativo sulla vita. In particolare, l’output di esercizi e dati sulla resistenza cardiopolmonare valuterebbero con attestata efficienza il rischio di morte dell’utente. Acronimo per Personal Activity Intelligence, si tratta di un nuovo sistema di valutazione della salute in grado di valutare l’impatto dell’esercizio fisico sulla salute. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio cosa ha permesso a questa tecnologia di diventare così importante.

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Secondo la ricerca di Gen Re, sono diverse le funzioni utili a questo scopo:

  • in primo luogo la comodità, raggiunta dal fatto che questa tecnologia è disponibile oramai per qualsiasi utente in possesso di uno smartwatch Amazfit
  • è stato rivelato che esiste una correlazione tra il tasso di mortalità e la scarsa attività fisica (misurata proprio da questo indice)
  • l’indice PAI può valutare autonomamente il rischio di mortalità senza fare affidamento su altri fattori che possono valutare la stessa cosa

Il programma di ricerca ha utilizzato il set di dati del National Health and Nutrition Survey degli Stati Uniti. E’ stato preso in considerazione un totale di 208.840 persone tra i 20 e gli 80 anni. Resta inteso che questa ricerca è dimostrata solamente per la realtà statunitense e non mondiale. Di conseguenza non è plausibile che anche in Europa e in Italia un istituto assicurativo accetti i dati PAI per stipulare una polizza assicurativa. In effetti sarebbe assurdo: per gli utenti ordinari il sistema di valutazione indica solamente quanto esercizio fisico è necessario per migliorare o mantenere un certo livello di salute.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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