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La prima funzione “Night Video” al mondo è di Xiaomi Mi 11, grazie a BlinkAI

Oramai non è un segreto che Xiaomi Mi 11 sia lo smartphone più potente e completo al momento in cui scriviamo questo articolo. Complice di ciò non soltanto il comparto hardware di ultima generazione, di cui il device si fa portabandiera, ma anche una miriade di funzioni nuove e inedite. Una ad esempio l’abbiamo vista ieri: la possibilità di utilizzare il sensore scanner per le impronte digitali come un cardiofrequenzimetro. Oggi però parliamo del comparto foto e video e in particolare ci concentriamo sulla Night Video Mode. Grazie a BlinkAI, il device è il primo al mondo a supportarla nativamente.

Ecco due video demo che mostrano come Xiaomi Mi 11 gira video in notturna: la qualità assoluta è stata possibile grazie alla partnership con BlinkAI

Come sempre, per completezza di informazioni, ci sembra doveroso dire chi è BlinkAI. Si tratta di un’azienda da sempre leader nel settore imaging, fornitore di soluzioni per il miglioramento delle immagini basate sull’intelligenza artificiale. La società ha annunciato oggi di aver stretto una partnership con Xiaomi per portare il miglioramento dei video in condizioni di scarsa illuminazione su Xiaomi Mi 11, la nuova ammiraglia del brand di Lei Jun. Di seguito i video condivisi per la prima volta dallo staff di XDA che mostrano le differenze in termini di qualità video, tra una clip girata in Night Mode e una in modalità standard.

Per godere al massimo dell’esperienza vi consigliamo di mettere i video alla risoluzione maggiore. Anche con una risoluzione bassa, è possibile capire i miglioramenti nella ripresa dei video: luminosità e vivacità del colore sono le parole chiave. Bo Zhu, co-fondatore e CTO di BlinkAI afferma

“Siamo entusiasti di collaborare con Xiaomi per offrire ai suoi clienti miglioramenti in condizioni di scarsa illuminazione per video HD in tempo reale. Questa è la prima volta che questa tecnologia di intelligenza artificiale è disponibile su uno smartphone ed è fondamentalmente diversa dalle altre funzionalità di “foto notturne” utilizzate dai consumatori fino ad oggi.

Ma come funziona nel dettaglio? L’acquisizione, o meglio, l’elaborazione dei dati si basa su un software di deep learning proprietario di BlinkAI. Questo, unito all’unità di elaborazione neurale (NPU) di Qualcomm sulla piattaforma Snapdragon 888, applica algoritmi di aggiustamento che permettono nel giro di pochi millisecondi di modificare immagini e video molto rumorosi e poco illuminati. Il tutto, fa sapere l’azienda, si basa sull’imitazione delle criticità dell’occhio umano, per arrivare ad un risultato molto vicino a quello naturale.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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