Il 28 novembre 2017, Xiaomi ha tenuto a Pechino la sua edizione 2017 del MIDC Xiaomi IoT Developer Conference. Lei Jun, CEO di Xiaomi, ha condiviso alcuni notevoli risultati della sua ormai conosciuta piattaforma dell’ Internet of Things. Tra i vari protagonisti accorsi all’evento, di sicuro interesse è stato l’intervento di Lu Qi, Chief Operating Officer di Baidu, il principale motore di ricerca cinese, e di Olivia Qiu, Head of Innovation di Philips Lighting.
Ripercorriamo dunque insieme i punti salienti di questo importante evento.
1. Online la piattaforma per lo sviluppo IoT di Xiaomi
Il nuovo ecosistema convergente legato all’IoT è stato presentanto circa 3 anni fa. Per dare un’idea del livello di diffusione a cui siamo giunti, basti pensare che a partire dal 5 novembre 2017, sono state oltre 85 milioni le connessioni di dispositivi in tutto il mondo. Questa cifra include accessi da oltre 800 dispositivi intelligenti appartenenti a 400 partner. Solo per citarne alcuni, cercando di spaziare il più possibile: la fascia fitness, le lampade, la bilancia ed i dispositivi come la pentola per il riso, tutti “smart”, cioè che possono essere controllati tramite lo smartphone di un utente.
Xiaomi è ad oggi la piattaforma IoT più grande al mondo per l’hardware intelligente.
“La nostra visione è sempre stata ‘innovazione per tutti‘ e questo è valido ancora oggi”, afferma Jun. L’IoT Developer Program di Xiaomi sarà online già da oggi e ben venuto sarà qualsiasi professionista o appassionato sviluppatore che volesse unirsi a questa grande famiglia. Chi fosse interessato, può trovare qui tutte le informazioni https://open.home.mi.com/index.html (attualmente solo in cinese).
2. Baidu, Xiaomi stringe un patto con il colosso della ricerca per creare una Intelligenza Artificiale basata su dispositivi connessi
Il gigante cinese della ricerca online Baidu sta collaborando con Xiaomi nello sviluppo di prodotti avanzati nell’ambito dell’elettronica di consumo, basati sull’Intelligenza Artificiale (AI) e connessi al cosiddetto Internet of Things (IoT).
Baidu ha compiuto una transizione aggressiva per diventare una primaria società di tecnologia in ambito AI, mentre Xiaomi porta in dote più di 85 milioni di dispositivi intelligenti, inclusi smartphone, computer portatili, purificatori d’aria, aspirapolveri robot, macchine per il caffè e scooter elettrici.
Lu Qi, vicepresidente e chief operating officer di Baidu, ha dichiarato che il patto della compagnia con Xiaomi porterà alla prossima fase di sviluppo dell’IA in Cina.
“Baidu farà il massimo sforzo per lavorare con Xiaomi e altri sviluppatori”, ha detto Lu.
Con oltre 60 anni di sviluppo internazionale, AI è un termine generico che copre diverse tecnologie correlate tra cui apprendimento automatico, calcolo cognitivo, elaborazione del linguaggio naturale e le cosiddette reti neurali. IoT rappresenta una “super rete di reti”, abilitata da sensori collegati a Internet incorporati in oggetti di uso quotidiano che raccolgono, inviano e ricevono dati, nonché controllabili tramite applicazione mobile.
3. Un esempio di dispositivo che diventa più intelligente con lo sviluppo della propria intelligenza artificiale: il Mi AI Speaker!
Esiste un interessante gadget chiamato Mi AI Speaker, estremamente popolare tra i Mi Fans in Cina. Questo speaker non è ordinario, bensì è un aiuto a tutto tondo per le tue attività quotidiane.
Può fare le seguenti azioni semplicemente chiedendole con una frase (per ora solo in cinese):
– Suonare
– Fare qualsiasi tipo di domanda generica su meteo, traffico, traduzioni…
– Controllare gli elettrodomestici
– Impostare gli allarmi
– Prendere nota
Ma la particolarità è che l’altoparlante smart continua a diventare più intelligente man mano che l’AI si sviluppa e via via che più dispositivi intelligenti si connettono attraverso la piattaforma IoT, consentendo di comandarli vocalmente.
4. Sicurezza e della privacy: TRUSTe al fianco di Xiaomi
L’IoT collega ogni giorno più dispositivi. L’aumento dei device connessi offre agli hacker e ai criminali informatici più punti di ingresso, questo è indubbio. Xiaomi anche in questo caso si fa trovare pronta da questo punto di vista e garantisce impegno per la tutela della privacy attraverso la partnership con TRUSTe, la principale società di gestione della privacy dei dati globale.
Nell’ambito della partnership, TRUSTe ha valutato e certificato che il sistema operativo mobile di Xiaomi MIUI (e le sue app native), i servizi cloud e i siti di e-commerce rispettano tutti gli standard di privacy di TRUSTe. Attraverso la certificazione TRUSTe, Xiaomi sta dimostrando un costante impegno per la conformità alla privacy online, la trasparenza e la tutela del consumatore.
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