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Il Metaverso ha bisogno di controlli: cominciamo a vedere i primi crimini

Sebbene virtuale, la realtà aumentata è pur sempre una realtà e lo dice la parola stessa. In quanto tale non possiamo pensare che il Metaverso sia privo dei problemi della realtà vera e propria che viviamo tutti i giorni. Una delle peggiori piaghe sociali è quella dell’aggressione alle altre persone, nonché il bullismo e crimini di questa natura. Secondo quanto apprendiamo dal South China Morning Post, questi “delitti” sono già esistenti all’interno del mondo virtuale. Dobbiamo cominciare già a muoverci?

Alcuni utenti del Metaverso hanno già parlato dell’aggressione sessuale nella realtà virtuale. C’è già bisogno di controlli e pattuglie?

La polizia virtuale potrebbe aver bisogno di pattugliare il metaverso per proteggere gli utenti dagli abusi, secondo l’esperto di traffico di esseri umani Matthew Friedman. Secondo lui devono essere messe in atto misure di salvaguardia per evitare che individui vulnerabili siano molestati o spinti in situazioni di sfruttamento. Affinché questi mondi siano sicuri, dice lui, la polizia online potrebbe dover pattugliare gli ambienti e rilevare le violazioni dei diritti umani, prima di affrontare gli abusatori nella vita reale.

è possibile sentire dolore nel metaverso

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Friedman è attualmente amministratore delegato di The Mekong Club, associazione che combatte la tratta di esseri umani in Asia. Secondo lui è essenziale che organizzazioni come la sua siano in grado di aiutare aziende come Meta e Microsoft nella creazione di mondi virtuali. Il Mekong Club ha già utilizzato la realtà virtuale per consentire alle persone di avere una visione aperta dei crimini stampo sessuale.

All’inizio di quest’anno, una donna ha raccontato un’esperienza straziante in VR che l’ha fatta sentire violata e insicura. In un post sul blog Medium dello scorso anno, Nina Patel, 43 anni, descrive come è stata “molestata verbalmente e sessualmente” nel metaverso di Facebook. Il suo avatar, realizzato per rispecchiare il suo aspetto nella vita reale, è stato rapidamente circondato da tre o quattro avatar maschili, con voci maschili.

Ci chiediamo dunque: anche in una realtà che dovrebbe di natura essere più protetta abbiamo bisogno di regolamentazioni? È normale che un abuso nel metaverso abbia ripercussioni anche nella vita reale soprattutto dal punto di vista psicologico.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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