L’obiettivo di Xiaomi è quello di un’espansione a livello globale, e quello che può permettere ciò è il consistente numero di brevetti che la società ha accumulato negli ultimi tempi. Lei Jun, CEO di Xiaomi, rivela che l’azienda ha 6324 brevetti a suo nome ed attualmente il 53% di questi sono marchi registrati al di fuori della Cina. La maggior parte dei brevetti di Xiaomi sono stati depositati in Cina, ma la società ha anche brevetti in Europa, Giappone, Stati Uniti, Regno Unito, Russia, India, Messico, Australia e Corea del Sud.
Purtroppo spesso L’OEM cinese non riesce a sviluppare in tempo i brevetti che ha per le mani come nel caso della fotocamera selfie retrattile, per cui invece il produttore di smartphone Vivo ha recentemente introdotto nel modello Vivo APEX, ma Xiaomi aveva un brevetto simile nel suo portfolio. Il numero di brevetti divulgato da Lei Jun risulta un notevole miglioramento rispetto all’anno scorso quando l’amministratore delegato durante il lancio di Mi 5X / MIUI 9 fece capire che la società aveva ottenuto 4806 brevetti in quel momento. Lei Jun ha anche menzionato l’accordo di acquisizione di brevetti che ha raggiunto con Nokia ma anche agli accordi siglati con Microsoft, società che aiuteranno sicuramente l’espansione di Xiaomi all’estero.
Xiaomi ha recentemente aperto un nuovo centro di ricerca e sviluppo a Shenzhen, nella Cina continentale con lo scopo di sviluppare sempre più nuovi brevetti ed idee innovative nel campo smartphone ed IoT. Infine Lei Jun solleva anche una piccola polemica nei confronti di Apple, che di recente ha introdotto la possibilità di pagare i biglietti di trasporto pubblico tramite Apple Pay, a seguito dell’aggiornamento iOS 11.3, nelle città di Pechino e Shanghai.
Xiaomi è già fa tempo, dal 2016, che offre questo servizio ed attualmente sono nove gli smartphone compatibili con la tecnologia NFC che supportano il servizio ed è quindi chiaro che il servizio offerto da Apple, dal nome Transit Express, è una chiara emulazione di quanto Xiaomi ha offerto sino ad ora.