Poco più in basso vediamo la foto del CEO di Xiaomi, Lei Jun, molto sorridente ma forse in queste ore il sorriso ha lasciato il posto ad emozioni non propriamente felici. Le azioni del gruppo Xiaomi sono crollate a causa di massicce vendite di titoli azionari globali in Asia. In un solo giorno, il valore dei titoli Xiaomi sono scesi del 9,16% arrivando a toccare i 12,5 dollari (HK) nella Borsa di Hong Kong. C’è da dire che la società cinese non è l’unica coinvolta con questo dramma finanziario ma anche altre aziende del calibro di Tencent hanno raggiunto cali vertiginosi, che nello specifico registra una svalorizzazione del 7,4%.
L’economia cinese in generale sta subendo una grossa crisi a causa del crollo del mercato statunitense avvenuto ieri spingendo gli investitori a vendere le proprie azioni. Negli Stati Uniti, i mercati azionari hanno registrato un calo di oltre il 3/8% con il Nasdaq sceso al di sotto del 7,8% mentre il Dow Jones è sceso del 3,1% in un solo giorno. A causa del recente balzo in avanti dei tassi di interesse statunitensi, si sono scatenate ampie vendite.
Il dramma della Borsa di Hong Kong è simile anche a Taiwan, dove ad esempio le azioni di Foxconn (fornitore di alcuni componenti di iPhone) sono calate del 6,9%. In Giappone i maggiori brand tecnologici hanno registrato una perdita media del 4,6 %.
Le azioni di Xiaomi sono in drastico calo alla Borsa di Hong Kong
In realtà l’avvenuta in Borsa intrapresa da Xiaomi non è stata rosea sin dall’inizio, in quanto rispetto una previsione di un valore di azione pari a 17 dollari (HK pari a circa 2,17 dollari americani), questo si è affermato con un prezzo di listino di 16,6 dollari (HK pari a circa 2,12 dollari americani). Nulla di drammatico ma sui grandi numeri il ricavo iniziale non è stato decisamente corposo come le aspettative promettevano.
Speriamo che Xiaomi affronti il mese di ottobre in maniera positiva, considerando che in arrivo sul mercato internazionale è previsto il Mi Mix 3, mentre i recenti record registrati da Mi 8 con 6 milioni di unità vendute in Cina e di Redmi 5A che registra quota 10 milioni nella sola India, possono solo che risollevare l’umore e far tornare il sorriso al CEO Lei Jun.