Pochi giorni fa vi abbiamo raccontato dell’arrivo sul mercato indiano del nuovo POCO M2 Pro, smartphone che si è rivelato a conti fatti un rebrand del Redmi Note 9 Pro, quindi un device che non interessa il nostro mercato, ma non per questo meno interessante per la community globale. Purtroppo però il suo arrivo sulle scene tech non è stato proprio dei più felici, in quanto al momento in India tira una brutta aria per le aziende cinesi in generale, tanto che il governo ha bannato alcune applicazioni, come TikTok ma anche Mi Video etc.. portanto quindi il POCO M2 Pro nell’occhio del ciclone per via dell’adozione di queste app pre-installate nel sistema.
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Quindi nonostante il mid-range sia dotato di specifiche tecniche molto interessanti al netto di un prezzo più che onesto, in molti utenti potrebbero porsi dubbi nell’acquisto e quindi l’azienda ha deciso di correre ai ripari. Innanzitutto POCO ha pubblicato una lettera di scuse alla community, giustificando la presenza di tali app bannate e pre-installate, come un errore o meglio giustificato dal fatto che il firmware è stato sviluppato ed installato prima che accadesse il ban della applicazioni.
An open letter to the entire POCO community. pic.twitter.com/JcvjTXh7lk
— #POCOForIndia (@IndiaPOCO) July 9, 2020
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L’azienda POCO si scusa con la community per le app bannate pre-installate su M2 Pro
Ad ogni modo la società rassicura che nessun dato legato alla privacy e non è stato raccolto e/o condiviso con nessun altro, ed aggiunge che per il POCO M2 Pro sarà rilasciato presto un aggiornamento tramite OTA che risolverà questo scivolone, andando quindi ad eliminare le applicazione soggetto al ban del Governo Indiano.
Inutile entrare in discussioni politiche sulla questione, ma personalmente trovo questa situazione decisamente irragionevole. Addirittura l’intervento del Governo Indiano, quando sono molte le applicazioni che utlizziamo quotidianamente ed a cui regaliamo tutte i nostri più intimi segreti, eppure restano impunite, come ad esempio Facebook. Ma vabbè, questa è un’altra storia.