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Il 75% degli smartphone venduti da Xiaomi non è a marchio Xiaomi

Spesso e volentieri vi raccontiamo i record di vendite del brand Xiaomi, che in particolari momenti dell’anno è arrivata anche ad essere il marchio numero uno nella categoria smartphone, ma se entriamo in analisi dei modelli spediti in tutto il mondo rimaniamo sorpresi, perchè buona parte degli smartphone venduti dalla compagnia di Lei Jun non appartiene al marchio Xiaomi.

E’ un rapporto della società Counterpoint Research a rivelarlo e per dare un numero, il 75% dei dispositivi mobili venduti dal produttore cinese sono a marchio Redmi e POCO. Facciamo un piccolo passo indietro raccontandovi un pò di storia che nel 2019 vede nascere Redmi come brand indipendente, una storia che si è ripetuta nel 2020 con POCO. Sebbene condividano ancora la produzione e la catena di approvvigionamento con Xiaomi, POCO e Redmi hanno affinato le loro strategie nel mercato, arrivando ai successi di cui sopra.

xiaomi
  • Redmi si impone sul mercato lanciando cellulari di fascia media e entry-level a prezzi accessibili. In linea di principio i loro terminali offrono ottime specifiche per la fascia di prezzo di riferimento e tra i modelli più apprezzati in tale ambito troviamo senz’altro la serie Note, arrivata all’undicesimo capitolo proprio di recente.
  • Da parte sua, anche POCO offre telefoni con ottime specifiche a un prezzo di fascia media, ma con prestazioni da top di gamma, come il POCO F3. Ma il suo catalogo si adatta ad ogni esigenza grazie alle famiglie “C”, “M” e “X”

Xiaomi da questa scissione dei brand ha approfittato per affinare le proprie doti e puntare sul mercato della fascia alta, con prezzi quindi spesso superiori ai 600€ e ciò non ha contribuito a favore dell’azienda, che è stata da sempre amata proprio per le fasce più economiche, ora monopolizzate da Redmi e POCO.

Il 75% degli smartphone venduti da Xiaomi non è a marchio Xiaomi

xiaomi

Dall’immagine qui sopra appare chiaro come gli smartphone Redmi e POCO sono arrivati a rappresentare anche l’82% delle vendite complessive dell’intera famiglia Xiaomi, per un periodo che va da giugno ad agosto 2021. E’ proprio l’economicità dei dispositivi offerti da questi due brand che in parte ha azzoppato le vendite dei terminali Xiaomi, con una richiesta da parte dell’utenza decisamente maggiore, soprattutto se aggiungiamo il fatto che spesso Xiaomi tir fuori dei top di gamma non ancora pronti, da maturare, in ambito software.

Ora vi starete chiedendo a che pro Xiaomi ha fatto determinate scelte di vendita. Beh, in ogni caso la compagnia cinese ne trae beneficio, perchè la crescita di POCO e Redmi hanno fatto si che come azienda globale, il posizionamento sul mercato diventasse capillare in ogni segmento di prezzo.

POCO M4 PRO 5G

Infatti, sebbene Redmi e POCO siano aziende che si gestiscono da sole e non sono correlate all’immagine di Xiaomi, dipendono da questa azienda in alcuni aspetti chiave, come il software, ovvero la MIUI.

Senza dubbio, Xiaomi ha ottenuto con POCO e Redmi la stessa cosa che Huawei ottenne con Honor all’epoca in cui non c’era ancora il ban americano. Una strategia che in parte sta prendendo a cuore anche BBK Electronics (proprietario di OPPO, OnePlus, Vivo e Realme), proprio con la recente acquisizione di OnePlus sotto l’ala di OPPO.

E voi cosa ne pensate? Qual’è il brand che preferite ma soprattutto pensate che Xiaomi debba tornare agli albori oppure continuare sulla strada della fascia alta del mercato? A mio avviso è chiaro che la dominante di Apple, grazie anche ai tanti accordi commerciali con i vari provider di telefonia mobile, sarà difficile da battere, almeno fino a quando le ottime prestazioni (spesso superiori a quelli di iPhone) non andranno di pari passo con le performance fotografiche e video, unico elemento in cui al momento Apple sembra essere imbattibile.

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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Anonimo
Anonimo
2 anni fa

Solo politiche commerciali, basta prendere la confezione di un redmi e di un poco per vedere chiaramente scritto xiaomi.

Anonimo
Anonimo
2 anni fa

Secondo me, che conosco Xiaomi dagli albori, e cioè da quando si acquistavano i dispositivi solo online e con rom cinesi a cui dovevamo metter mano, il brand dovrebbe adottare la strategia di riaccorpare tutto il suo ecosistema e produrre un entrylevel, un midrange, ed un top di gamma all’anno, curatissimi sotto ogni aspetto, in particolare sul lato software, di modo che l’utente/cliente sappia indirizzarsi senza troppi intoppi dovuti a nomi spesso molto simili con caratteristiche tecniche altrettanto equivalenti. Tutti questi dispositivi sfornati in poco tempo uno dietro l’altro, secondo me creano solo molta confusione, Xiaomi non dovrebbe fare più… Leggi il resto »

Anonimo
Anonimo
2 anni fa
Reply to  Anonimo

Quando ho visto il nome del “Xiaomi mi 11 lite 5g NE” volevo gettare dalla finestra il pc…non si capisce davvero più nulla con questi nomi.

Anonimo
Anonimo
2 anni fa
Reply to  Anonimo

Hai colto nel segno.

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