Abbiamo più volte visto come Huami si sia messa in gioco per migliorare la vita degli utenti. Inizialmente è emerso come l’azienda cinese, da sempre al fianco di Xiaomi per la progettazione e costruzione delle Mi Band (vi rimandiamo qui per le ultime notizie circa la Mi Band 5), abbia messo a disposizione la sua tecnologia per la lotta al coronavirus. Sempre rispetto al problema dell’epidemia di COVID-19, la stessa azienda ha creato uno strumento di supporto per aiutare gli utenti a riconoscere i sintomi del virus. Da oggi la storia si fa più seria poiché Huami si è posta come obbiettivo quello di studiare l’interfaccia cervello-computer.
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Huami collabora con la University of Science and Technology of China per cercare di far comunicare cervello e computer: il futuro è sempre più vicino
Poiché l’intelligenza artificiale è diventata una delle parole chiave per la crescita dell’azienda (e non solo di Huami), il brand che in pochissimi anni è diventato leader nel settore degli wearable ha deciso di buttarsi in una nuova e importantissima avventura. Huami e la University of Science and Technology of China (USTC) da oggi inizieranno a collaborare per un progetto di importanza epocale. Non sono gli unici due enti impegnati nel campo della neuroscienza ma è interessante vedere come anche aziende private impegnate in altri settori possano espandere il loro campo e cimentarsi in ricerche applicate in altri settori.
Il progetto di Huami e la USTC prevede la costruzione di un laboratorio dove saranno portate avanti ricerche che permetteranno di studiare l’interfaccia tra cervello e computer. E’ doveroso, sebbene scontato, sottolineare che la partecipazione del brand cinese non è si limita solamente a mettere a disposizione la sua potenza di fuoco in termini di investimenti ma soprattutto di usufruire dei prodotti indossabili da lei prodotti.
Wu Feng, assistente del presidente dell’Università in questione e direttore del National Engieneering Laboratory for Brain-like Intelligent Technology and Application sarà a capo del joint project. Ma di grazia, quali sono gli obbiettivi di questa collaborazione che, si prevede, porterà a successi stellari?
Cosa si farà?
Dopo l’istituzione del laboratorio verranno svolte ricerche sull’interazione cervello-computer e verrà studiata l’interfaccia tra questi due elementi in maniera più e meno approfondita. Ciò su cui ci si concentrerà nei prossimi anni sarà:
- riconoscimento delle emozioni;
- riconoscimento (molto più approfondito rispetto ad ora) della qualità del sonno: si prevede di poter capire quali sono alla radice i problemi di molti utenti affetti da disturbo del sonno;
- rilevamento dell’epilessia;
- analisi semantica del cervello: questo aspeto, sebbene non approfondito, permetterà in futuro di arrivare verosimilmente a svolgere quei lavori che attualmente conosciamo solo tramite i film di fantascienza come scrivere messaggi attraverso gli inputs del cervello e così via.
Come verrà fatto?
Utilizzando i segnali EEG (Elettroencefalografia: misura dell’attività elettrica del cervello attraverso degli elettrodi) uniti ai supporti indossabili di Huami il team sarà in grado di “tradurre” le informazioni che partono dal cervello e portarle su questi ultimi devices. I due enti lavoreranno insieme per costruire un prototipo di acquisizione EEG portatile che permetterà di disegnare i circuiti neurali relativi alle risposte dell’input cerebrale provenienti, inizialmente, dagli animali. Si prevede anche di applicare i risultati della ricerca nel campo medico e non solo quello “commerciale”: quindi questo tipo di tecnologia potrà essere messo a disposizione non solamente degli utenti sui futuri smartwatch ma anche degli ospedali e cliniche.
Chiaramente tutto quello che abbiamo appena detto non sarà disponibile dopo un breve periodo di tempo. La portata delle ricerche è imponente e prima di qualche anno probabilmente non ne sentiremo parlare a meno che non ci siano sviluppi davvero importanti, applicabili da subito, nel prossimo futuro.
Questo articolo non intende divulgare informazioni scientifiche ma si rifà a fonti ufficiali da cui sono tradotte le informazioni.
Fonte | Huami
