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Il guadagno “silenzioso” di Xiaomi

Xiaomi negli ultimi anni è cresciuta notevolmente affermandosi sempre più nel mercato degli smartphone, ma ancora in molti non conoscono quest’azienda ed i suoi prodotti. Molti non ne conoscono ancora la pronuncia effettiva (Shao-Mi) nè la storia.

Xiaomi significa “Little Rice” in cinese, una specie di cereali usato in Cina per fare il porridge. La società sul suo forum spiega:

Quando la Cina ha combattuto contro i giapponesi, gli stessi sono stati respinti con Xiaomi e pistole, quindi Xiaomi rappresenta la solidità e la quotidianità in quanto Xiaomi è un cereale mangiato regolarmente. Abbiamo chiamato il nostro cellulare Xiaomi per due motivi: uno è che dobbiamo lavorare sodo per stabilire un solido fondamento; secondo noi dobbiamo fare in modo che il nostro cellulare sia molto popolare tra la gente, tanto che non sarà possibile vivere senza.

Ma fatta questa breve presentazione, in cui dal 2010 hanno continuato a susseguirsi successi ed innovazioni tecnologiche, qualcuno dipinge l’azienda come una società in difficoltà che sta lottando con altri giganti della tecnologia cinese come Leeco ed Oppo.

Ma forse ci si dimentica che oltre alla divisione smartphone, dove provengono i maggiori guadagni, Xiaomi si avventura in altre imprese lucrative legate al mondo smart e gadget. L’azienda dispone di una piattaforma di crowdfounding, nonchè di un ecosistema Mi Home, ma soprattutto detiene ben 77 aziende che solo nell’ultimo periodo hanno rilasciato 30 nuovi prodotti soddisfando gli standard di qualità e design.

Il CEO di Xiaomi, Lei Jun, ha rivelato che le entrate derivanti dai prodotti smart nel 2016 hanno superato i 15 miliardi di yuan (più di due miliardi di euro), e che questi prodotti costituiscono assieme agli smartphone ed al software MIUI il cuore della società.

Un recente documento ha rivelato 28 delle aziende che sono sotto il partenariato Mijia così come i loro prodotti e la data di presentazione sul mercato. L’elenco contiene i nomi delle aziende tech con sede a Pechino e in altre città cinesi, alcune presenti dal 2013, mentre altre fanno parte della famiglia lo scorso anno, come ad esempio Viomi con la sua caraffa filtrante L1 uscita l’anno scorso. Huami è una marca che ha avuto un successo enormesotto la piattaforma Mijia, rilasciando prima la Mi Band e  poi la Mi Band 2 prima che cominciasse a produrre in proprio con il marchio Amazfit. I prodotti Mijia spaziano dai gadget intelligenti per la casa come il robot aspirapolvere, il cuociriso smart etc.. ma anche a semplici prodotti come la penna a sfera Mi Pen di alta qualità.

Xiaomi per quest’anno vuole raggiungere l’obiettivo di fatturato pari a 100 miliardi di yuan di cui gran parte saranno derivanti proprio dal sub-brand Mijia, non per nulla nelle ultime settimane abbiamo visto una serie di presentazioni di nuovi prodotti, che non erano smartphone. Credete ancora che Xiaomi sia in crisi?

Ragazzi…se volete approfondire il tema pronuncia vi lascio un breve video in cui lo stesso Hugo Barra ci spiega il sound corretto della parola Xiaomi.

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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