Abbiamo da poco avuto l’onore e la fortuna di provare POCO F2 Pro, uno smartphone che ad un prezzo contenuto rispecchia la vera essenza dei top di gamma presenti attualmente sul mercato, ma quello che forse è risultato sotto tono è stato il comparto fotografico e relativa resa, eccellente se paragonato alla fascia media del mercato ma fuori riga per quel che concerne i camera phone più blasonati. Fortunatamente ad emozionarci è disponibile una delle tante mod della GCam, che in moltissimi casi migliora di netto la situazione fotografica del flagship dell’azienda cinese. Potevamo non provarla? Certo che no e quindi ecco una guida su come installarla ed i risultati ottenuti messi a confronto con la fotocamera stock del POCO F2 Pro.
GCam su POCO F2 Pro: ecco come installarla e confronto con fotocamera stock
La procedura che vi elenchiamo peraltro si sposa alla perfezione con tanti altri smartphone del brand Xiaomi / Redmi e quindi potrebbe tornarvi utile in futuro, salvo la versione della GCam che andrete ad installare, visto che ne esistono di svariati sviluppatori e di dedicate a modelli diversi, con CPU diverse. Detto ciò, per il nostro POCO F2 Pro abbiamo optato per la versione GCam di Urnyxos5 che potete scaricare cliccando sul pulsante qui in basso, oltre che scaricare il file configs (ulteriore pulsante qui in basso) che servirà ad ottimizzare le varie impostazioni della GCam Mod. Noi abbiamo scelto il file configs specifico per Redmi K30, che di fatto utilizza lo stesso sensore fotografico di POCO F2 Pro, pertanto la compatibilità è garantita. Potete effettuare il download direttamente dal vostro smartphone.
FILE CONFIGS GCAM 7.3 POCO F2 PRO
Leggi anche: Recensione POCO F2 Pro
Una volta scaricati i due file che avranno nome GCam_7.3.018_Urnyx05-v1.9.apk e k30_phoenix.xml (dovreste trovarli all’interno della cartella Download del vostro device) potete cliccare direttamente sull’apk della GCam appena scaricata e procedere all’installazione della stessa. Potreste dover concedere i permessi all’installazione di contenuti da fonti alternative, al Gestore File qualora non li abbiate già concessi in precedenza. Terminata l’installazione a questo punto potete verificare che la GCam funzioni senza crash ma per ottimizzarla al meglio dovete seguire alcuni passaggi per applicare il file configs scaricato in precedenza.
- Recatevi su Gestore file;
- Cliccate sull’icona a forma di cartellina in alto;
- Cliccate sui tre puntini accanto al simbolo dei 4 quadrati della voce Memoria Condivisa Interna;
- Cliccate su Crea una nuova cartella;
- Date il nome GCam;
- All’interno della cartella GCam appena creata dovete crearne un’altra, con lo stesso metodo appena descritto e nominarla Configs7;
- Ora dovete spostare il file k30_phoenix.xml (che dovreste trovare all’interno della cartella Download) all’interno della cartella Configs7;
-
- esempio preso da POCO F2 PRO
-
- esempio preso da POCO F2 PRO
-
- esempio preso da POCO F2 PRO
- A questo punto l’app GCam e fate doppio click sulla parte nera accanto il pulsante di scatto;
- Vi si aprirà una finestra in cui selezionerete il file configs appena caricato. Ora cliccate su RESTORE.
-
- esempio preso da POCO F2 PRO
-
- esempio preso da POCO F2 PRO
E’ arrivato il momento di mettere a confronto le potenzialità della GCam rispetto le performance della camera stock di POCO F2 Pro. In condizioni di illuminazione naturale il confronto è a netto vantaggio degli scatti ottenuti dalla GCam, restituendo tonalità più reali e soprattutto risultano meglio definiti tutti i particolari del soggetto inquadrato. Basti vedere ad esempio la foto del fiore in cui dove l’arancione risulta più caldo e soprattutto sono percepibili anche le piccole macchie presenti sul petalo. Anche nel caso dei fiori lilla, è possibile notare come la GCam sia riuscita meglio nell’impresa, menter la camera stock sembra essere andata in confusione restituendo un sorta di colori pastellati e confusi. Nella foto panoramica i risultati sembrano essere piuttosto similari, ma zoomando l’immagine ci si può accorgere della maggiore ricchezza di dettagli e nitidezza a favore della GCam.
[s201_bai id=”35″]
[s201_bai id=”36″]
[s201_bai id=”37″]
Analizzando gli scatti effettuati in modalità macro, le differenze tra le due app fotocamera si assottigliano parecchio, anche se è possibile scorgere una migliore gestione dei contrasti e delle luci nell’utilizzo della GCam. Ad esempio si nota sulla foto al fiore bianco, che nel caso di scatto con camera stock risulta un’immagine più “schiacciata”, così come nell’immagine della monete è possibile apprezzare una maggiore profondità di colori e rilievi sempre a favore della GCam.
[s201_bai id=”38″]
[s201_bai id=”39″]
In caso di scatto selfie le criticità del software proprietario vengono fuori tutte, in quanto la tonalità della pelle non è realistica, presentando sempre un’effetta “ceramica”. Lo scontornamento in caso di modalità ritratto è apprezzabile su entrambi i software, ma il vantaggio della GCam risiede proprio nella miglior elaborazione di tutto il quadro d’immagine, oltre che al soggetto inquadrato. Nel caso della camera stock infatti si ottengono spesso degli elementi in lontananza “bruciati” dalle alte luci oltre che un leggero rumore fotografico. Dove invece la camera stock lavora meglio è nel caso di selfie notturni, in quanto il flash virtuale utilizzato su GCam risulta troppo elevato restituendo quindi un’effetto “piatto” al soggetto inquadrato. Va segnalato però che GCam riesce a catturare anche i dettagli dell’ambiente circostante nel caso di selfie notturno, mentre la camera stock immortala solo il soggetto.
[s201_bai id=”40″]
[s201_bai id=”41″]
[s201_bai id=”42″]
In condizioni di illuminazione scarsa i risultati sembrano differire di poco dalle due applicazione fotocamera, ma come già detto per le foto iniziali, zoomando i dettagli è possibile scorgere una migliore definizione e nitidezza a favore della GCam, la quale nel caso della foto alla libreria ad esempio riesce ad immortalare anche la venatura del legno mentre nel caso della foto al personaggio Lego, si apprezza una maggiore profondità di campo, bilanciamento del bianco e nitidezza generale oltre che realismo nei colori.
[s201_bai id=”43″]
[s201_bai id=”44″]
Infine analizziamo gli scatti realizzati di notte, dove la differenza in alcune foto è davvero abissale a svantaggio di POCO F2 Pro. Infatti troviamo decisamente una ricchezza di dettagli nelle foto ottenute con la GCam, oltre che ad un’ assenza del rumore digitale ma in alcuni casi il fotografo che è in voi potrebbe fare la differenza. Infatti nelle ultime due foto proposte, ho provato a scattare la foto in modalità PRO e quindi in manuale agendo su ISO e tempi di scatto ed il risultato è stato che… il vincitore è proprio la camera stock, che riesce negli scatti a lunga posa ad equalizzare meglio tutte le sfrumature cromatiche. Ad esempio nello scatto alla casetta, è impressionante lo stacco che la camera stock restituisce rispetto la GCam che invece tende ad orientarsi verso lo spettro cromatico del verde, seppur entrambi i software spingano molto su aberrazioni del cielo in stile fantasy. Va specificato che le ultime due foto, nel caso di GCam sono state scattate in modalità Astro.
[s201_bai id=”45″]
[s201_bai id=”46″]
[s201_bai id=”47″]
[s201_bai id=”48″]
[s201_bai id=”49″]
Conclusioni
Non ho analizzato l’aspetto legato al grandangolo, ma posso dirvi che i risultati sono analoghi a quanto raccontato fino ad ora con gli altri sensori. Al netto di quanto ci siamo detti, la GCam migliora di molto la resa finale degli scatti nella stragrande maggioranza delle situazioni ma lascia da pensare il fatto che in modalità PRO, la camera stock permetta di ottenere scatti a dir poco stupendi, al pari se non superiori da quanto offerto dalla GCam in modalità Astro. Senz’altro il consiglio è quello di installare la GCam sul vostro dispositivo, perchè le foto ne guadagneranno tantissimo in termini di dettagli mentre per tutto il resto quello che conta è la vostra fantasia, solo con quella avrete foto che emozioneranno anche il più freddo dei cuori.
