Dobbiamo essere onesti, quando si parla del tema aggiornamenti, Xiaomi non è che sia in vetta alle classifiche come tempismo di rilascio, anzi spesso passa del tempo prima che addirittura arrivino degli update che vadano a fixare dei bug più o meno scomodi. E’ il caso dell’ultimo rilascio da parte del brand cinese che finalmente, dopo notevoli solleciti da parte della community, va a correggere uno dei bug che ha messo a rischio privacy e sicurezza su MIUI 12.
Parliamo del fatto che nonostante il nostro smartphone sia bloccato con password, impronta e volto, dalla lock screen è possibile tirare giù la tendina delle notifiche o meglio il Control Center e attivare/disattivare i toggle rapidi, come quelli relativi alle connessioni, pertanto il malintenzionato di turno potrebbe attivare la modalità aereo, in modo da non far rintracciare e/o squillare il telefono, per poi procedere con tutta calma a fare le operazioni di reset del dispositivo.
Finalmente Xiaomi risolve uno dei bug più importanti di MIUI 12 legati alla sicurezza
Ciò impedirebbe quindi anche di localizzare il nostro device tramite la funzione che Xiaomi Cloud mette a disposizione, rendendo di base impossibile effettuare tutte quelle operazioni da remoto che permetterebbero almeno di mettere in salvo i nostri dati.
Nello specifico l’aggiornamento che Xiaomi ha rilasciato e che implementa l’impossibilità di comandare il Control Center a telefono bloccato, è la versione 12.0.10.0 RKACNXM relativa allo smartphone Mi 11 Ultra, l’unico al momento a beneficiare di tale pezza.
E’ chiaro che la compagnia di Lei Jun prevede di raggiungere con l’update anche tutti gli altri smartphone a catalogo, compresi Redmi e POCO ma al momento non è dato sapere con che data di rilascio avverranno i vari update, soprattutto nelle versioni Global di nostro interesse. La cosa che però fa davvero storcere il naso e che in un certo senso fa anche arrabbiare è che l’aggiornamento ha un peso di soli 21 MB, a testimonianza che la soluzione al problema non era poi così difficile.
Eppure al netto di ciò dobbiamo ancora attendere e chissà per quanto, ma almeno qualcosa si sta muovendo.
