
ENGWE è orami nota qui sul blog per l’ottimo rapporto qualità/prezzo delle sue biciclette elettriche, sia per città che di tipo Fat etc.. ma l’azienda ha deciso di portare le sue qualità tecniche anche nel mondo dei monopattini elettrici. Oggi vi parliamo proprio dell’ENGWE Y600, un veicolo ecologico che si distingue per un bellissimo design ispirato ai veicoli rugged, non solo dal punto di vista estetico. In questa recensione completa analizzeremo tutte le sue qualità e i suoi difetti (davvero pochi), spoilerando da subito che il monopattino è equipaggiato di tutto quello che serve, come frecce direzionali sui 4 lati, luce posteriore, faro frontale, potenza e velocità, design pieghevole e soprattutto un rapporto qualità/prezzo fantastico.
Argomenti di questo articolo:
Caratteristiche Tecniche
Potenza motore | 600 W (brushless con picco di 830W) |
Coppia | 28 N.m |
Pendenza massima | 15° |
Batteria | 875 W/h (18.2 Ah 48.1V) |
Tempo di ricarica | 8 ore |
Autonomia | 70 Km (velocità boccata) / 50 Km (velocità max sbloccata) |
Certificazione impermeabilità | IPX5 |
Dimensione pneumatici | 10 x 4″ |
Tipo pneumatici | Camera d’aria |
Peso | 26.5 KG |
Dimensioni da chiuso | 118 x 28 x 47 cm |
Dimensioni da aperto | 118 x 123 cm |
Larghezza pedana | 23 cm |
Altezza manubrio | 98 / 123 cm |
Altezza guidatore consigliata | 164 / 190 cm |
Ammortizzatore | Anteriore + Posteriore non regolabili |
Peso massimo supportato | 120 KG |
Velocità massima | 45 KM/H |
Freno Anteriore | Meccanico / Disco 140 mm |
Freno posteriore | Meccanico / Disco 140 mm |
Unboxing e Montaggio
La confezione di vendita di ENGWE Y600 è abbastanza grande e pesante, come da tradizione dell’azienda. Al suo interno troviamo il monopattino quasi completamente pre-assemblato, protetto da alcuni blocchi in polistirolo e qualche sacchetto di plastica a coprire le parti più delicate. Troviamo poi uan confezione in cartone contenente le istruzioni ed il caricatore con connettore XLR, un kit contenente una serie di strumenti per serrare le viti e procedere con il montaggio eventualmente del battitacco, da sostituire in alternativa al supporto per sella già montato, ma illegale in Italia. Il montaggio è semplice, in quanto si tratta di stringere le viti relative ai componenti del manubrio, mentre quello che vi porterà via un pò più di tempo è proprio lo smontaggio del supporto sella.






Design e costruzione
L’estetica decisamente rugged e sportiva di questo ENGWE Y600, trasmette da subito una sensazione di solidità ed affidabilità. Si fa notare in particolare l’ampio pianale con struttura in metallo e rivestito con silicone antiscivolo, il cui unico difetto è quello di sporcarsi facilmente. La pedana ha una larghezza sufficientemente ampia (23 cm), risultando comoda per una navigazione anche su lunghe tratte. Comodo poi il poggiapiedi, che come già detto dovrai montare togliendo il sellino (illegale in ITALIA), ma in considerazione che il manubrio è leggermente inclinato e non dritto, il poggiapiedi non permette di sfruttare tutta la pedana a disposizione, quindi se siete un pò più panciuti, potete optare per togliere anche il poggiapiedi, senza preoccuparvi del parafango della ruota posteriore, realizzato in plastica rigida ed ultra resistente.




Ai lati del pianale troviamo una serie di LED che oltre a segnalare la posizione e l’eventuale frenata, in questo caso con luce pulsante, offrono anche le luci di direzione o meglio dire la frecce di direzione. La cosa che mi è piaciuta tanto, oltre ad una visibilità anche in condizioni di luce piena, è che qualora dimenticassimo di disinserire l’indicazione di svolta, il monopattino ce lo ricorderà grazie ad un cicalino.

ENGWE Y600 è equipaggiato con ruote da 10 x 4 pollici con scanalature molto profonde, per assicurare il massimo grip anche su superfici difficili, a cui si accompagna un ottimo sistema di ammortizzazione idraulica sia posteriore che anteriore, ma purtroppo il sistema non è regolabile. L’ammortizzatori frontali sono comunque ben tarati per un peso superiore a 80 Kg, ideale per salire e scendere dai marciapiedi senza sentire rumori strani. Sulla ruota posteriore troviamo poi il motore da 600W con picco di 830W di potenza per affrontare salite ripide oppure per affrontare terreni off road, senza il timore di arrancare.






La portata massima arriva a 120 Kg e si possono scalare pendenze fino al 15%. Ottimi i freni a disco meccanici che supportana la tecnologia E-ABS, ma non è presente il freno motore, teoricamente attivabile tramite il menù segreto del controller (io non ci sono riuscito), ma comunque l’arresto è immediato. Il monopattino Y600 arriva di fabbrica con una velocità massima bloccata a 25 km/h con 3 modalità di marcia: livello 1 con velocità di 6 km/h, livello 2 che arriva a 15 km/h e livello 3 che appunto raggiunge un picco di 25 km/h. In realtà potete sbloccare la velocità massima, che arriva a 45 Km/h (trovate l’apposita guida nel blog). ENGWE Y600 offre un grado di impermeabilità IPX5, ovvero potete viaggiare sotto la pioggia ma non immergerlo in pozzanghere o lasciarlo incustodito sotto l’acqua.






Tutto questo carico di tecnologia si traduce in un peso elevato ma non troppo: parliamo di circa 25 kg, in linea con altri pesi massimi della categoria, ma il design pieghevole del monopattino facilita eventuali carichi in auto o direttamente sui mezzi pubblici Infatti a partire dal manubrio di altezza regolabile di tipo semi baionetta avvitabile, permette di compattare le dimensioni da chiuso del monopattino. Troviamo poi a fine corsa del manubrio, una leva rossa che sblocca il meccanismo di piega, ma al tempo stesso offre una doppia sicurezza (leva + blocco vite).







Infine sul manubrio troviamo un controller di comandi per azionare la luce frontale, la quale offre una visione ben chiara della strada in condizioni di buio, grazie a 4 LED ma purtroppo non possiamo regolarne la posizione. Dal controller possiamo poi attivare il clacson elettronico molto udibile ed infine le frecce direzionali. Sul lato destro del manubrio troviamo un display secondario che mostra unicamente il voltaggio della batteria a cui è collegato il bocco per le chiavi, che servono unicamente ad attivare l’alimentazione del monopattino. Infine oltre alla leva dell’acceleratore troviamo il display principale con relativo pulsante di scelta del livello di potenza del motore. Qui possiamo visionare alcune informazioni come la velocità attuale, la distanza percorsa, la modalità di guida attiva, l’accensione dei fari e delle frecce, il livello della batteria etc.. La luminosità è alta, quindi la leggibilità è sempre buona anche sotto la luce diretta del sole. Completa il quadro generale dell’ENGWE Y600, la presenza della luce posteriore, la quale si accende in modo più forte quando freniamo.







Autonomia
Il monopattino di ENGWE promette un’autonomia fino a 70 Km, ma solo guidando in modalità media con limite a 15 km/h. Se invece sbloccate la velocità massima di 45 Km/h, l’autonomia totale scende a 50 km per una singola carica.



Dalle mia prova su strada posso dire che questi valori sono decisamente reali. Ovviamente molto dipende da quanto peso trasportate e, soprattutto, dalla pendenza media del percorso: se ci sono molte salite, l’autonomia viene molto penalizzata. Possiamo comunque contare su una batteria da 875 W/h (18.2 Ah per 48.1V), nello specifico 13 celle in serie all’interno della pedana realizzata tutta in metallo, la cui carica completa avviene in circa 8/9 ore tramite il caricatore con connettore XLR. Questo tipo di innesto non mi è piaciuto molto anzi fate attenzione ad esempio a far toccare i connettori ad un cacciavite, poichè la batteria potrebbe andare in protezione da cortocircuito e per riattivarla dovete smontare tutto, quindi coprite sempre l’attacco di ricarica col tappo in silicone presente sulla pedana. La batteria oltre alla protezione da cortocircuito offre anche ulteriori sistemi di protezione, come sovracorrente, sovraccarica, surriscaldamento, bassa tensione.





Esperienza d’uso
Alla prova su strada, ENGWE Y600 si comporta bene su qualsiasi tipo di tracciato. Va alla grande sull’asfalto, se la cava su terra battuta e pavè, riesce a superare senza troppo sforzo brevi tratti di ghiaia o altri terreni sconnessi. Come detto qualche riga sopra, la velocità massima arriva a 45 km/h ma di base il mezzo arriva bloccato a 25 Km/h come da limiti di legge. Una delle cose più impressionanti di questo modello è il senso di solidità che riesce a trasmettere: salendo sull’ampia pedana e tenendo lo sterzo tra le mani ci si sente sempre sicuri e comodi alla guida.

Le sospensioni, seppur non regolabili, offrono un ottimo comfort di guida, risultando dolci nell’ammortizzare scossoni, buche e instabilità del terreno. La manovrabilità è precisa anche con i dossi, le buche e le piccole imperfezioni dell’asfalto che appunto vengono attutiti in modo efficace. La frenata ha un comportamento super efficace, senza risultare mai troppo brusca. Il sistema E-ABS integrato riesce ad evitare il bloccaggio e garantisce una frenata più sicura. L’accelerazione invece è risultata sin troppo scattante, facendo a volte impennare il veicolo: la spinta del potente motore si fa sentire, ogni tanto il monopattino tende a scattare ma basta prendere bene confidenza con l’Y600 e dosare bene l’accelerazione.

Ultime note per quanto riguarda gli “accessori”: le frecce integrate sono abbastanza luminose ed hanno un suono udibile anche in mezzo al traffico. Il campanello è messo in posizione comoda e facile da premere. La luce frontale è abbastanza forte per girare anche di notte.
Conclusioni e prezzo
ENGWE Y600 è già disponibile sul mercato con un prezzo di listino, al netto degli sconti offerti dall’azienda, pari a 579€ per l’Italia con consegna gratuita da magazzino Europeo, entro 7-10 giorni lavorativi e no tasse doganali. Una cifra decisamente concorrenziale rispetto ad altri modelli e rivali più blasonati.
Con lui abbiamo prestazioni eccellenti, un’autonomia da fare invidia a molti ed un comfort di guida elevato, grazie a sospensioni anteriori e posteriori, oltre a godere di un bel design. L’attenzione al dettaglio da parte di ENGWE poi completa il giudizio stra-positivo. Insomma se volete un monopattino elettrico al top, con tutti gli optional e con un design fuori dal comune, difficile non tenere in considerazione questo Y600.