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Ecco perchè l’azienda POCO non ha presentato uno smartphone con CPU Snapdragon 855 / 865

POCO X2 è stato presentato ufficialmente circa 48 ore fa ed è già scemato qualsiasi entusiamso per questo smartphone da parte sia dei media che degli utenti affezionati al brand. La motivazione è da ricercare nel fatto che il terminale è risultato un semplice rebrand del Redmi K30 per il mercato globale ma soprattutto del fatto che non possiamo parlare di un vero flagship, visto che il processore adottato sotto il cofano non risulta nè uno Snapdragon 865 nè tantomeno un 855.

Sia chiaro, POCO X2 rimane pur sempre un buon device, un ottimo mid range che nasconde molti assi nella manica, come il display con refresh rate a 120 Hz, 4 fotocamere performanti ed un prezzo molto contenuto, ma se in molti attendevano un successore di Pocophone F1, l’amaro in bocca rimane. Ma cosa è successo in casa POCO? Perchè l’azienda non ci ha deliziato con uno smartphone di fascia alta con processore al top, sbalordendoci con un prezzo comunque contenuto, come avvenne per la precedente generazione?

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La domanda è stata sottoposta al direttore generale di Poco, Manmohan Chandolu, il quale ha risposto innanzitutto definendo la propria società una startup, pertanto non è stato ritenuto fattibile il costo dei SoC di punta 2019 e 2020 di Qualcomm. 

I chipset attuali, tutti i chipset della serie 800, sono estremamente costosi. E lo Snapdragon 865, essendo la prima generazione 5G, è decisamente il più costoso “

Ecco perchè l’azienda POCO non ha presentato uno smartphone con CPU Snapdragon 855 / 865

Secondo il dirigente d’azienda, lo Snapdragon 845 è un vero cavallo di battaglia a livello prestazioni ed estremamente conveniente a livello di prezzo, ma sfortunatamente l’845 non è più disponibile sul mercato. Affermazione forse discutibile o forse condivisibile ma in molti avrebbero voluto spendere anche quel qualcosa in più pur di godere di un chipset al top. O forse no?

Il diirettore generale di Poco, Manmohan Chandolu, insiste nell’affermare che il SoC Snapdragon 865, è molto costoso e non avrebbe avuto alcun senso proporlo come dispositivo della line up POCOPHONE. Sarebbe stato possibile forse considerare il modello 855, ma quest’ultimo chipset non ha visto lo stesso deprezzamento previsto dalla società. Lo Snapdragon 855 è stato lanciato sul mercato con un prezzo leggermente più alto e POCO attendeva pertanto il giusto deprezzamento, ma la transiziona tra 4G e 5G non ha giovato al calo dei prezzi.

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Ecco dunque spiegato il perchè l’azienda ha ripiegato sull’octacore Snapdragon 730G, molto più economico. D’altronde il processore in questione rimane fedele alla filosofia da gaming, che il precedente F1 aveva in dote. Senza entrare in tecnicismi finanziati, il dirigente ci fa sapere che i processori 5G sono il 50% più costosi dei loro omologhi 4G. Ciò non solo aumenterà inutilmente il costo dei prossimi smartphone di punta nei mercati in cui il 5G non è ancora dominante, ma impedirà anche a “piccole aziende” del calibro di Poco di sfoggiare un telefono 5G di fascia economica.

Infine Manmohan Chandolu, non sembra essere fiducioso sul lancio di un dispositivo 5G conveniente, in virtù del fatto che al momento POCO sembra voler rimanere un’azienda confinata alla sola India dove è assente qualsiasi infrastruttura 5G e quindi al momento non servirebbe agli interessi di POCO.

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Inoltre la società indiana deve anche considerare di non entrare nella competizione diretta con l’ex madre Xiaomi, di cui ancora condivide molte delle stesse risorse, ricerca e sviluppo.La spiegazione data da POCO, in parte sembra anche trovare giustificazione ai probabili rialzi di prezzo che Xiaomi ha in serbo per il lancio di Mi 10. Per ora, tuttavia, il “nuovo” POCO X2 segna il ritorno dell’azienda che promette questa volta di restare e non sparire per oltre un anno. E voi cosa ne pensate?

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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Luciano
Luciano
4 anni fa

O produto é bom e vai vender bem, não sei se foi a estratégia certa, mas isso o mercado dirá.

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