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Cos’è il formato HEIF ed in che modo è diverso da JPG?

In questi giorni si è parlato molto delle performance fotografiche e video dei nuovi Xiaomi Mi 10 e Mi 10 Pro, che vanta un comparto fotografico primo in classifica secondo i criteri di DxOMark. Il fiore all’occhiello è senz’altro il sensore primario da ben 108 megapixel, i cui scatti inevitabilmente occupano un quantativo esagerato di spazio sul nostro smartphone, ma Xiaomi ha pensato anche a ciò nel lanciare il suo top di gamma, portando per la prima volta su un device mobile Android la tecnologia del formato .HEIF (formato d’immagine ad alta efficienza), che promette una qualità dell’immagine invariata al netto di un file finale dal peso più ridotto. Oggi quindi capiamo innanzitutto cos’è il formato HEIF e quali sono i suoi vantaggi.

Cos’è il formato HEIF ed in che modo è diverso da JPG?

Il formato JPG (nome completo: Joint Photographic Experts Group) è il classico a cui ci riferiamo per le foto pubblicate in rete o scattate da dispositivi mobili. È un file statico, cioè il contenuto dell’immagine che vediamo è immobile, per meglio dire “immodificabile” in termini di dati registrati. Il formato JPG è nato nel 1992 descrivendo la conversione dell’immagine in un flusso di dati o semplicemente definito algoritmo. In generale, il formato JPG utilizza una compressione con perdita di dati, portando però a vantaggio una migliore compatibilità con i vari dispositivi e spazio d’archiviazione ridotto ma come svantaggio otteniamo una perdita significativa della qualità dell’immagine dovuta proprio alla compressione della stessa.

heif

Naturalmente oltre al formato JPG, tra i più diffusi troviamo BMP, PNG, TIFF, GIF, ecc. Questi sono tutti formati di immagine diversi tra loro che meglio si adattano a determinati scenari: ad esempio, il formato BMP di solito non viene compresso, il che porta una buona qualità dell’immagine ma utilizza più spazio di archiviazione; il formato PNG supporta livelli trasparenti; il formato GIF è un tipo di immagine animata con poca “definizione” anche utilizzata nell’ambito delle emoticon che inviamo ogni giorno.

Cos’è il formato HEIF? Quali sono i suoi benefici?

Ma veniamo al sodo della questione. HEIF è l’abbreviazione di High Efficiency Image File Format, ossia un formati d’immagina ad alta efficienza. Nato nel 2013 ma utilizzato per la prima volta nel 2015, questo tipo di formato ha estensione .HEIC. Il suo vantaggio principale è che al netto di un file con dimensioni ridotte di almeno il 50% rispetto i comuni formati, garantisce una qualità d’immagine senza eguali.

Inolte il formto HEIF riesce a memorizzare più file di immagine in un unico file. Ad esempio quando utilizziamo la funzione di scatto continuo della fotocamera dello smartphone, in genere verranno generati più file di foto dall’inizio alla fine dello scatto continuo, ma utilizzando il formato HEIF, è possibile salvare tutte le foto in una singola immagine. HEIF salva le singole immagini etichettandole come ITEMS all’interno di un unico file, in grado di contenere qualsiasi numero di Items appunto. Il formato contenitore permette inoltre anche l’archiviazione di sequenze di immagini, etichettate come TRACKS. Inoltre viene fatta un’altra distinzione, così da rendere chiaro all’HEIF Viewer se vadano riprodotte come animazioni o come gallerie di immagini.

In che modo le foto HEIF occupano spazio?

Inoltre il formato contenitore è particolarmente adatto per l’elaborazione di immagini: senza che sia necessaria un’ulteriore codifica, le immagini possono essere ritagliate, ridimensionate o allineate all’interno dello stesso file dove è contenuta l’immagine originale. HEIF offre un interessante potenziale anche per lo sviluppo web. Innanzitutto i progetti web traggono vantaggio dalla diminuzione delle dimensioni delle immagini garantita dall’estensione .heic, assicurando un tempo di caricamento ridotto, sempre ammesso che i browser posseggano l’HEIF Viewer, necessario per una corretta riproduzione dei file immagine.

Inoltre il formato HEIF tiene conto della “informazioni valide” della foto, come ad esempio nel caso di una foto sovraesposta, le parti della foto “bruciate” non conterranno dati validi e quindi non occuperanno spazio, a differenza del comune formato JPG che a prescindere da come viene effettuato lo scatto occupa sempre lo stesso identico spazio su disco.

Nel caso qui sopra la foto a sinistra ha un peso di 5 MB mentre quella sovraesposta viene ridotta ad un peso di 3,3 MB. Anche la risoluzione influenza il volume finale della foto, quindi maggiore sarà il numero di megapixel di un’ottica maggiore sarà la dimensione della foto finale. Nel caso specifico di Mi 10, a causa dell’elevata quantità di informazioni memorizzate otterremo un file dal peso di circa 12 MB.

heif

Utilizzando il formato HEIF, scattando la stessa identica foto si ottiene un peso di 4,34 MB, ossia un risparmio del 64%, senza perdita di qualità significativa. Considerate che per la versione da 512 GB di Xiaomi Mi 10 Pro, l’attuale spazio di archiviazione residuo è di 428 GB: se scatti in formato JPG, puoi salvare 36522 foto mentre se si utilizza il formato HEIF, è possibile salvare quasi 100000 foto.

Vi chiederete perchè non viene utilizzato allora su altri smartphone? Beh come per tutte le novità, occorre del tempo, come nel caso della tecnologia 5G che necessita anche di infrastrutture adeguate, per il formato HEIF occorre il supporto software. Inoltre al problema tecnico si aggiunge anche un problema di costo: se il container del formato HEIF è gratis, nel senso che non si devono pagare diritti o licenze per utilizzarlo, si devono tuttavia pagare le licenze per il codec utilizzato.

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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