T'interessano le OFFERTE? Risparmia con i nostri coupon su WHATSAPP o TELEGRAM!

Cosa è successo a Facebook, Instagram e Whatsapp spiegato semplicemente

Stava per scoppiare una rivolta mondiale nella giornata di ieri, giornata in cui Facebook e tutti i social network collegati al nome di Mark Zuckeberg sono andati down. Tutte le piattaforme controllate dal gigante della tecnologia, compresi Instagram e Whatsapp sono andate in tilt. Molti hanno pensato ad un complotto visto che il disservizio è stato decisamente lungo: ben 6 ore. In realtà il problema è stato di natura tecnica. Vediamo insieme cosa è successo.

Il disservizio più lungo di sempre ha interessato Facebook, Instagram e Whatsapp, tutti social collegati a Mark Zuckeberg. Cosa è successo?

Facebook, Instagram e Whatsapp down in tutto il mondo per 6 ore circa. Il mondo è andato nel pallone, se consideriamo che ormai tutto gira sui social. Ma che cosa è successo di grazia? Il problema è nato da un cruccio di natura tecnica che di seguito proviamo a spiegare in maniera semplice ma esaustiva.

Sembra che ci siano stati una serie di errori a livello di DSN, ovvero quei servizi “ponte” che servono ad unire le singole piattaforme interessate (Facebook, Instagram e Whatsapp) ai rispettivi IP dei server. In sostanza quesi ponti sono andati a crollare ed è venuto meno tale collegamento. Ma come è possibile che tutto questo sia successo?

facebook

Leggi anche: Facebook getta il guanto di sfida ai wearable in generale: il loro sarà il migliore per usare WhatsApp, Messenger e Instagram

Secondo quanto spiegato dal vice presidente di Cloudflare Dane Knecht, tutte le rotte dei BGP di Facebook sono state cancellate. Tuttavia, non ha rivelato (e forse meglio così) chi le ha cancellate. Ora però vediamo cosa sono i BGP. In sostanza si tratta di protocolli che permettono di collegare i router appartenenti a differenti sistemi autonomi, come appunto Facebook, Instagram e Whatsapp.

Di fatto quindi Facebook è divenuto un sistema “isolato”, incapace di comunicare con l’esterno poiché tali ponti e collegamenti sono venuti meno. Esistono però alcuni utenti che hanno potuto accedere alle piattaforme: chiaramente gli interni che possono collegarsi in maniera del tutto manuale ai server.

Questo è un bene per gli altri social “avversari”? Assolutamente no!

Uno penserà: beh, ma allora piattaforme come Telegram e social “avversari” di Facebook e Instagram avranno visto un’impennata di iscrizioni e di utilizzi. Beh, è così ma non è tutto oro quel che luccica. Proprio perché i tre social sopra indicati non funzionavano, l’intera utenza si è riversata sulle piattaforme dei competitor congestionando l’intera rete. Il numero di utenti estremamente alto ha infatti implicato il fatto che anche Telegram avesse dei problemi.

Santosh Janardhan, CTO di Facebook ha affermato durante il blackout:

I team di ingegneri hanno rilevato che alcune modifiche alla configurazione sui router backbone che coordinano il traffico di rete tra i nostri data center hanno causato problemi che hanno interrotto la comunicazione.

Questa interruzione del traffico di rete ha avuto un effetto a cascata sul modo in cui i nostri data center comunicano, portando i nostri servizi ad un arresto. Vogliamo chiarire in questo momento che crediamo che la causa principale di questa interruzione sia stato un cambiamento di configurazione difettoso. Non abbiamo inoltre alcuna prova che i dati degli utenti siano stati compromessi.

Dunque, come risposta a quegli utenti che hanno subito accusato Facebook e compagnia bella di aver volutamente provocato questo problema per impadronirsi dei dati, il CTO del social ha rassicurato che questi sono al sicuro. O meglio che non vi è prova alcuna che i dati siano stati trafugati.

Una cosa è certa: dopo ieri il colosso statunitense ha visto diminuire il suo titolo in borsa in maniera drastica, portandolo alla perdita di miliardi di dollari. Per il momento non è chiaro chi o cosa abbia causato concretamente il disservizio. Potrebbe trattarsi di un attacco hacker come di una semplice falla.

Via | ArtTechnica

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
XiaomiToday.it
Logo