Parliamo di ricarica wireless di Xiaomi. Durante il decimo compleanno del brand sono stati presentati diversi prodotti: Alcuni smarphones ovvero Mi 10 Ultra e K30 Ultra, un Go Kart professionale costruito in collaborazione con Lamborghini e anche una basetta per la ricarica wireless che prende il nome di Mi Smart Tracking Charge Pad. La tecnologia a bordo di quest’ultimo prodotto la conosciamo: si tratta di quella wireless, utilizzata anche dalla basetta verticale a 50W.. Ma a differenza della basetta verticale ci sono dei cambiamenti nel funzionamento. Si avvicina alla AirPower di Apple, annunciata anni fa ma ancora non prodotta in serie.
Ecco i dettagli dall’interno della Mi Smart Tracking Charge Pad, la basetta per la ricarica wireless di Xiaomi che ha ricevuto diverse critiche
Nonostante il concentrato di tecnologia a bordo del pad di ricarica del brand, ci sono state delle critiche nei suoi confronti. In particolare Li Nan, ex Meizu, ha affermato che questo prodotto non è in linea con gli standard del momento. La tecnologia utilizzata secondo lui sarebbe arretrata, di gran lunga inferiore a quella utilizzata (per modo di dire) da Apple. Sappiamo infatti che AirPower, questo il nome della basetta del brand di Cupertino, è pronta come prototipo dal 2017 ma ancora non è stata messa in produzione per via di alcuni problemi che non stiamo qui ad analizzare.
Queste sono delle immagini di come è fatto all’interno il pad di ricarica wireless. Diversamente da quanto potremmo aspettarci, non è composto da molte bobine che servono per il passaggio di energia. E’ infatti formato da una sola bobina mobile. Il meccanismo è semplice: attraverso due assi X e Y che si muovono nelle quattro direzioni cardinali, la bobina funziona da tracker e va a cercare la posizione del dispositivo che abbiamo messo sul pad stesso. Una volta individuato, la bobina si accende e inizia il passaggio di energia.
Questo prodotto contrariamente agli altri pad di ricarica Wireless di Xiaomi costa parecchio: 499 yuan contro i 299 circa in media. Sicuramente questo meccanismo, per quanto semplice, non è economico. Come detto pocanzi, l’ex Meizu Li Nan ha criticato questa tecnologia in quanto arretrata e inferiore a quella di Apple. Qui di seguito un’immagine dell’interno di AirPower.
Alla base della sua critica c’è il fatto che sulla basetta proprietaria di Xiaomi possono essere ricaricati due soli dispositivi mentre su AirPower di Apple è possibile mettere più di due devices. Tutto sommato il ragionamento di Li Nan ci sta, però c’è un problema di fondo. E’ dal 2017 che Apple deve lanciare questo prodotto ma fino ad oggi non è stato ancora messo in vendita. Inoltre il prezzo sarà più del doppio, quindi da qualche parte deve pendere. O no?
Ci sciogliamo da qualsivoglia critica nei confronti di uno o l’altro brand: non è nostra intenzione fare polemica.
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