Purtroppo ChatGPT è bloccato in Italia. Ieri la decisione del garante della privacy di bloccare il servizio del chatbot e il lavoro di OpenAI. Questa mattina gli utenti in possesso di un account Premium hanno infatti ricevuto una mail dall’azienda in cui si comunica la restituzione dell’abbonamento e l’interruzione del pagamento mensile fino a quando non si troverà una soluzione. Ma per chi lavora con il bot? Ecco delle alternative a ChatGPT.
Argomenti di questo articolo:
Prima alternativa a ChatGPT: seomonky
La prima alternativa a ChatGPT che vi proponiamo si chiama alternative chatgpt seomonky. Il discorso è estremamente semplice: è un sostituto in tutto e per tutto del chatbot di OpenAI. È una copia para e patta con le stesse funzionalità. L’unica differenza però è che questo tool non utilizza le API di GPT-4 (la nuova versione del modello generativo) ma si ferma alla versione 3.5. Le funzionalità sono identiche a quelle di ChatGPT e la velocità di esecuzione è pressoché invariata. Le API sono quelle utilizzate dal servizio “originale” dunque se gli chiedete di parlare di sé, vi risponderà come se fosse ChatGPT.
L’unica vera differenza con il tool originale di OpenAI è la possibilità di salvare i prompt. I prompt sono dei comandi che servono nel vero senso della parola ad allenare l’intelligenza artificiale. Più ne diamo, più l’output sarà completo e aderente alla nostra richiesta. Nella foto sopra, potete vedere evidenziato dove e come inserire i vostri prompt preferiti nonché come salvarli per l’utilizzo.
Seconda alternativa a ChatGPT: POE
La seconda alternativa a ChatGPT che vogliamo proporvi è POE. POE è n servizio molto completo ma per niente complesso. La piattaforma mette a disposizione diverse interfacce generative gratuite come Sage, ChatGPT, Dragonfly e Claude-instant. Ce ne sono poi due a pagamento che sono GPT-4 e Claude+. Potete utilizzare quella che preferite in base alle vostre esigenze. Come sopra, POE utilizza le stesse API di GPT messe a disposizione da OpenAi e dunque le capacità del chatbot sono pressoché identiche. L’interfaccia cambia un po’: è meno anonima e un po’ più user-friendly.
La cosa interessante di questo servizio è che è disponibile anche per iOS sotto forma di applicazione. Cosa che OpenAI ancora non ha previsto per ChatGPT.
Va da sé che queste non sono le uniche alternative a ChatGPT ma quelle che noi reputiamo le più valide. Nello specifico vi abbiamo consigliato quelle GRATUITE E SENZA LIMITI. A tal proposto se avete dei consigli da darci su altre interfacce che conoscete e utilizzate, fatecelo sapere!
Perché ChatGPT è stato bloccato in Italia
Il garante della privacy ha rilevato la mancanza di una informativa adeguata agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati sono raccolti da OpenAI. Questa mancanza di trasparenza risulta particolarmente preoccupante in quanto ChatGPT ha subito un data breach che ha compromesso le conversazioni degli utenti e le informazioni relative ai pagamenti degli abbonati. È stata anche evidenziata la mancanza di un filtro per verificare l’età degli utenti, il che espone i minori a risposte non appropriate rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza. Questo punto è particolarmente importante poiché, secondo i termini di utilizzo pubblicati da OpenAI, il servizio è rivolto ai maggiori di 13 anni.
Cosa dice OpenAI a riguardo
Per il momento non c’è una dichiarazione ufficiale di OpenAI né di Microsoft. Le uniche parole che possiamo riportare sono quelle della mail ricevuta dagli abbonati:
Gentile cliente ChatGPT,
siamo spiacenti di informarti che abbiamo disabilitato ChatGPT per gli utenti in Italia su richiesta del Garante italiano.
Stiamo emettendo rimborsi a tutti gli utenti in Italia che hanno acquistato un abbonamento ChatGPT Plus a marzo. Stiamo anche sospendendo temporaneamente i rinnovi degli abbonamenti in Italia in modo che gli utenti non vengano addebitati mentre ChatGPT è sospeso. Ci impegniamo a proteggere la privacy delle persone e crediamo di offrire ChatGPT in conformità con il GDPR e altre leggi sulla privacy.
Ci metteremo in contatto con il Garante con l’obiettivo di ripristinare il tuo accesso il prima possibile. Molti di voi ci hanno detto che trovate ChatGPT utile per le attività quotidiane e non vediamo l’ora di renderlo nuovamente disponibile al più presto. In caso di domande o dubbi riguardanti ChatGPT o il processo di rimborso, abbiamo preparato un elenco di domande frequenti per risolverli.
In realtà non l’ha deciso il garante il blocco, i primi a bloccare il servizio è stata la direzione di ChatGPT, di conseguenza il garante ha agito. Saluti
Grazie per la precisazione. L’articolo è stato scritto in contemporanea con la pubblicazione sul sito del garante della privacy, ci siamo basati su quello che hanno comunicato lì. Aggiorneremo con questa informazione sicuramente apprezzata.
Saluti