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ChatGPT ora capisce ancora meglio! È arrivato l’aggiornamento che tutti aspettavamo

Un salto qualitativo notevole per ChatGPT di OpenAI, che introduce una versione potenziata del suo modello, promettendo interazioni più fluide e informazioni aggiornate al 2023. Il modello attuale è ovviamente basato su GPT-4 Turbo presentato pochi mesi fa. Si tratta del LLM più potente e ampio creato dall’azienda fino ad ora, in attesa del lancio di GPT-5 che dovrebbe arrivare tra questo e il prossimo anno.

Le novità di GPT-4 Turbo: ChatGPT diventa più diretto e meno prolisso

OpenAI ha lanciato un aggiornamento significativo per gli utenti premium di ChatGPT, che include il nuovo modello GPT-4 Turbo. Questo modello è stato progettato per migliorare notevolmente l’esperienza conversazionale offerta da ChatGPT, elevando le capacità in ambiti come la scrittura, la matematica, il ragionamento logico e la programmazione. Un aspetto chiave di questa versione è l’aggiornamento della base di conoscenze, che ora include dati pubblicamente disponibili fino a dicembre 2023.

L’obiettivo di OpenAI con questa mossa è rendere ChatGPT non solo un’interfaccia più snella e diretta, ma anche più adatta alle conversazioni quotidiane. Questa strategia risponde alla crescente domanda di un assistente virtuale che sia non solo intelligente, ma anche più intuitivo e meno prolisso.

smartphone con il logo di chat gpt di openai

Parallelamente a questi sviluppi positivi, la settimana non è stata priva di controversie per OpenAI. Dopo che Microsoft ha descritto il modello DALL-E di OpenAI come uno strumento potenzialmente utile in ambito militare, sono emerse tensioni interne che hanno portato al licenziamento di due ricercatori.

La nuova versione di ChatGPT promette quindi non solo miglioramenti tecnici, ma solleva anche questioni importanti sulle future direzioni che prenderà OpenAI, evidenziando la necessità di un equilibrio tra innovazione tecnologica e responsabilità sociale. Staremo a vedere come si evolverà la situazione in futuro. Una cosa è certa: con le regole dell’AI Act le aziende come OpenAI devono stare in guardia dall’uso dei propri strumenti che gli utenti possono fare.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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