Torniamo a parlare del canone RAI, dopo che qualche tempo fa, abbiamo trattato della possibilità della tassa di uscire dalla bolletta dell’utenza elettrica. Questa volta però per i “furbetti” ci sono notizie non poco rassicuranti. È vero che pagando il canone in bolletta la possibilità di evasione è minima (e i dati lo dimostrano), ma qualcuno potrebbe comunque riuscire ad non pagare. La Guardia di Finanza, dopo accorti controlli, ha deciso di rendere più salate le sanzioni e di predisporre anche una penale più pesante. Vediamo i dettagli.
Chi non paga il canone RAI cosa rischia? A quanto ammonta la sanzione per gli evasori? Multa salata ma anche reclusione per i “furbetti”.
Come dicevamo, dopo i controlli della Guardia di Finanza tutti i cittadini che, dal 2016 (anno di inserimento del canone RAI in bolletta), non hanno pagato la stessa e dunque non hanno pagato il canone stesso, possono incorre in multe salate. Nello specifico chi evade rischia:
- di pagare fino a 6 volte l’importo dell’imposta: questo vuol dire fino a 540 € senza contare gli arretrati (se presenti) e gli interessi
- denuncia: se non si paga, si può supporre di avere un’esenzione senza diritto. In questo caso la denuncia è per falso ideologico e prevede il carcere fino a 2 anni
Come riportato dal sito ufficiale RAI, il canone è “accollabile” a tutte le apparecchiature elettroniche che ricevono il segnale terrestre o satellitare di radiodiffusione tramite antenna. Di converso, significa che il pagamento del canone RAI non è previsto per apparecchiature quali tablet, PC e smartphone. Questo perché tali dispositivi non utilizzano il segnale radio, bensì la connessione internet. Sappiamo però della proposta per la quale tablet, smartphone e PC potrebbero essere soggetti al canone RAI.
Ricordiamo che al momento l’importo del canone è pari a 90€ e viene addebitato in bolletta per 10 mensilità da nove euro ciascuna.
Via | Wall Street Italia
