Non siamo nuovi a questo tipo di notizie, purtroppo. Sebbene i casi catastrofici come il già conosciuto Samsung Galaxy Note 7 non siano frequenti, veniamo sempre più a conoscenza di casi isolati in cui gli smartphone esplodono, o meglio, esplodono le batterie. Fortunatamente, finora non ci sono stati casi noti in cui gli utenti sono stati gravemente feriti, ma questa è una situazione preoccupante poiché l’affidabilità di un brand passa da qui. L’ultimo caso, sempre in India, arriva da Gurgaon e riguarda come al solito un Redmi Note 7 Pro. Che starà succedendo a questo prodotto che da noi gode ancora di un grandissimo successo?
In India continuano i problemi di questo genere: i Redmi Note 7 Pro hanno la batteria che esplode ma al brand non importa più di tanto
Il caso più recente riguarda uno Redmi Note 7 Pro che, inspiegabilmente, è esploso nella città indiana di Gurgaon. È interessante notare che, poiché non è stato possibile incolpare l’uso di accessori non ufficiali, i funzionari dell’assistenza tecnica Xiaomi hanno cercato di incolpare l’utente. Una storia che ha dell’assurdo ma che già conosciamo.
Secondo l’utente indiano, protagonista (indiretto) dell’accaduto che risponde al nome di Vikesh Kumar, i dipendenti del centro assistenza Xiaomi hanno cercato di incolparlo dell’incidente, proponendo che pagasse il 50% del valore commerciale dello smartphone per riceverne uno nuovo. Fermiamoci un attimo: è possibile mai che, dopo numerosi casi del genere dove lo stesso dispositivo ha incontrato sempre lo stesso problema, sia il possessore a dover pagare? Anche se non è stato possibile accertare che il dispositivo fosse utilizzato con accessori non ufficiali, gran parte della colpa non dovrebbe ricadere sull’utente ma sull’azienda stessa.
Ma andiamo avanti. È interessante notare anche che, nel rapporto fornito a Kumar da parte dell’assistenza, non si fa menzione dell’esplosione della batteria, in quanto si dice solo che l’incidente è stato causato da “interruzione dell’alimentazione“: quindi in pratica il problema dell’esplosione del device non sussiste per il servizio tecnico.
Il giorno dell’incidente lo smartphone aveva circa il 90% di carica della batteria quando è arrivato al lavoro. Kumar afferma di aver sentito la temperatura dello smartphone aumentare in modo considerevole e rapido, facendogli estrarre il dispositivo dalla tasca dello zaino. In quel momento ha notato subito che fuoriusciva del fumo dal retro del device e ha lanciato lo zaino lontano da sé per scongiurare danni alla sua persona. Il povero Kumar ha inoltre detto che la fiammata scaturita dal Redmi Note 7 Pro era talmente grande da non essere riuscito a spegnerla neanche con un estintore.
Come per le altre volte, anche questa faccenda ha dell’incredibile. Per fortuna da noi non è mai successo (o almeno non ne siamo a conoscenza) che un device Xiaomi esplodesse in questo modo.