In molti lo aspettavano ed in molti saranno ben felici di sapere che il primo smartwatch targato Huami, l’AmazFit Verge, proprio oggi ha debuttato ufficialmente in Italia grazie ad una partnership tra l’azienda cinese e lo store d’elettronica Unieuro, che offre ai vari utenti tutta la serie AmazFit al completo ad eccezione del modello COR. Qui sotto trovate l’immagine con i dettagli dei prezzi a cui vengono proposti i wearable AmazFit, seppur non ancora fisicamente disponibili all’acquisto, ma oltre a ciò ci viene da pensare che l’azienda anche per il modello Bip sia pronta al rilascio della lingua italiana.
E direte voi perchè cito solo il Bip e non il Verge? Beh perchè proprio oggi, l’azienda ha rilasciato l’aggiornamento ufficiale che porta il firmware alla versione 3.2.0.13, il quale risolve alcuni bug ma soprattutto aggiunge il supporto ufficiale alla lingua italiana, francese e tedesca. Insomma ora non avrete scuse per rimandare l’acquisto o forse si? AmazFit Verge gode di un display AMOLED da 1,3 pollici incastonato in una cassa circolare da 43 mm di diametro e cinturino in silicone con sgancio rapido.
AmazFit Verge debutta ufficialmente in Italia e parla italiano
Il display è sicuramente ottime come visibilità ma a livello sportivo è meno indicato poichè sotto la luce diretta del sole la visibilità tende a diminuire e soprattuto dovremmo utilizzare esclusivamente il touch per comadare le funzioni. Decisamente meno comodo rispetto il modello Stratos che tramite i pulsanti viene in soccorso agli sportivi. Ciò che rende interessante l’AMazFit Verge è la presenza di funzionalità telefoniche, usufruibili tramite la connessione Bluetooth col proprio smartphone, in quanto il wearable è dotato di un piccolo speaker e relativo microfono per affrontare le chiamate.
Audio tutto sommato di buona qualità e sfruttabile in situazioni semplici come in auto, ma come tutti gli smartwatch non aspettatevi miracoli, d’altronde rimane sempre di base un orologio. Oltre a ciò Huami ha dotato il gadget da polso di un sensore NFC che permette pagamanti, o meglio dovrebbe permettere, perchè in realtà nel firmware destinato al nostro paese i driver NFC sono stati resi dormienti e quindi non troverete alcuna funzione che vi permetterà di sfruttare il sensore.
Pertanto dite addio ai sogni si sfruttare Google Pay o similari, in quanto Huami non ha implementato in alcun modo nessuna funzionalità sull’AmazFit Verge così come non ha implementato nessun supporto ad assistenti vocali, come Google Assistant oppure Alexa (vedi immagine in alto). In realtà anche in Cina la funzionalità è in corso d’opera ma prima di vederla attiva passerà del tempo. E quindi conviene oggi comprare l’AmazFit Verge considerando che non è uno sportwatch, nonostante una sensoristica rinnovata, e che come Smartwatch risulta castrato? Non vi fornirò io la risposta, ma posso solo dire che difficilmente troverete un wearable in grado di regalarvi circa 4 giorni di autonomia in uso stress, mutuabili fino a 7 giorni con uso moderato.
