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AI: Xiaomi primi al mondo

Avete letto bene: Xiaomi al primo posto. Ieri si è tenuta la quinta “World Internet Conference” a Wuzhen dove, oltre alla questione IPO, si è parlato dell’intelligenza artificiale (AI) e proprio quella di Xiaomi è stata nominata come “tecnologia internet più importante al mondo“. Lei Jun, di cui abbiamo ampiamente sentito parlare negli ultimi tempi, ha affermato:

<<“AI” e “IoT” (ovvero “Internet of Things”) saranno il futuro del mercato globale e due strategie chiave dell’azienda. Le tecnologe AI e IoT sono ampiamente usate ai giorni d’oggi, dalle TV ai dispositivi più piccoli come lampadine e sveglie che possono appunto essere controllate con AI.>>

Infatti, secondo i dati provenienti dalla Cina sappiamo che Xiaomi Artificial Intelligent Open Platform è una piattaforma che permette agli utenti di utilizzare questo tipo di servizio in base alle proprie esigenze e spazia dall’uso domestico a quello software e hardware. In Cina Xiaomi ha ingaggiato più di 200 piccole aziende di cui la metà sono adibite allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Le case dei cinesi ormai sono piene di ecosistemi che funzionano secondo questa tecnologia e si è calcolato che soltanto nella terra di mezzo, più di 115 milioni di dispositivi connessi alla rete sono riusciti a costruire la sopra citata piattaforma IoT più grande e imponente del mondo.

ai xiao ai iot

E a proposito di AI, l’assistente di Xiaomi chiamato  小爱  che vi abbiamo descritto conta oltre 30 milioni di utenti attivi ogni mese e più di 1 miliardo di accessi nello stesso periodo. Lei Jun ha detto anche che negli ultimi due anni Xiaomi ha investito molto tempo e soldi nell’intelligenza artificiale, tanto che ora ha alle spalle un team tecnico di oltre 1.000 persone che mette a punto l’elaborazione del linguaggio naturale nelle macchine e quindi l‘apprendimento approfondito della lingua. Pensandoci bene però Xiaomi non ha iniziato questo tipo di investimento da poco, dato che l‘intelligenza artificiale noi la utilizziamo quasi giornalmente attraverso le foto che scattiamo con i nostri dispositivi Mi: filtri bellezza, effetti bokeh, riconoscimento delle scene sono solo piccoli esempi di AI che si è integrata nella vita quotidiana senza che noi ce ne rendessimo conto.

Infine il CEO ha affermato che l’obbiettivo finale di questo tipo di investimento nell’IoT è quello di allargare sempre di più la piattaforma digitale in modo da tenere collegati i consumatori e le imprese, fino a far entrare queste ultime nell’ampissimo discorso delle “smart home“. Un obbiettivo secondario è poi quello di guidare la continua trasformazione delle industrie che si occupano di tecnologia.

E voi vorreste una SMART HOME? Come la impostereste?

Fonte

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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