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2016 L’anno dei cinafonini ma cosa stai facendo Xiaomi? Il nostro Editoriale

Buongiorno lettori,

I dati lo confermano, il 2016 è finalmente l’anno della svolta,sempre più utenti comprano cinafonini e ne sono pienamente soddisfatti, l’incremento delle vendite di questi nuovi competitor del mercato è davvero imponente, tanto che i navigati produttori di smartphone mondiali cominciano a tremare.

Xiaomi, Huauwei, Oppo, LeEco, One per citarne alcuni, rosicano di giorno in giorno quote di mercato alle famose case come Lg e Samsung e Apple, alcuni competitor addirittura non hanno retto la nuova concorrenza vedi HTC.

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Il 2016 è anche un anno di cambiamento per un grande player del mercato, uno dei nuovi protagonisti; parliamo di Xiaomi.

L’azienda capitanata dal carismatico Hugo Barra si è fatta amare dal mercato mondiale per i suoi ottimi terminali wearable, smartphone e una miridiade di altri gadget tecnologici (dalla lampadina al futuro drone) con un fantastico rapporto qualità prezzo accompagnato da una estrema personalizzazione a favore dell’utente finale, partendo da una interfaccia android ridefinita: la Miui.

La start-up cinese, che ricordiamo essere la seconda al mondo dopo niente meno che Uber, ha visto la sua politica di mercato cambiare in questo ultimo anno, analizzandola possiamo notare due passi importanti fatti da Xiaomi:xiaomi-logo3

Il primo step iniziato a cavallo tra 2015 e il 2015 ha visto Xiaomi adeguarsi agli standard europei e americani imposti da google, preparandosi per un futuro sbarco nel vecchio continente, bloccando il bootloader. “La casa cinese è passata al lato oscuro della forza” commentavano alcuni sviluppatori sul forum xiaomi.eu, questa decisione non è piaciuta molto agli utilizzatori della Miui, che optavano per i terminali del mibunny per la loro estrema personalizzazione.

Durante tutto il Q1, Xiaomi ha svelato il suo secondo step di questa nuova strategia, caratterizzata da un’estrema aggressività sul mercato: prezzi scandalosi e una miriade di modelli usciti in soli 4 mesi, anche questa decisione ha fatto venire un bel mal di pancia all’utente medio che comprava Xiaomi.

Questa nuova politica di Xiaomi può essere vista di buono o cattivo grado, personalmente credo che la frammentazione dei devices di una casa ha dei lati positivi e negativi, tra i positivi sicuramente c’è una alta possibilità che troverete tra una miriade di modelli il perfetto per il vostro portafoglio e i vostri gusti, il lato negativo per eccellenza è che frammentazione solitamente è accompagnata da uno scarso sviluppo.

Riuscirà la grossa comunità ad evitare la perdita di ottimizzazioni per ogni nuovo device che viene proposto sul mercato con cadenza oramai mensile??? La risposta purtroppo non la conosciamo, ma la scopriremo recensione dopo recensione insieme.

Xiaomi sta nuovamente giocando a scacchi con il mercato, secondo voi vincerà ancora questa partita?

Vi ricordo che sul nostro shop online potete acquistare qualsivoglia cinafonino, se non ne possedete già uno forse è arrivato il momento di cambiare.

via | Guide&Trucchi – MiTiKotec

Simone Rodriguez
Simone Rodriguez

Blogger, ma soprattutto appassionato di tecnologia. Faccio parte di una generazione che è passata dal tubo catodico agli smartphone, rendendomi testimone di un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Dal 2012 seguo assiduamente il marchio Xiaomi che con il convogliarsi di vari progetti mi ha portato a realizzare XiaomiToday.it, la casa di tutti gli Xiaomisti Italiani. Scrivimi: [email protected]

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